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Donna di 80 anni rapinata e violentata in casa da uno sconosciuto: carabinieri arrestano un 26enne

Si trovava in casa quando il ladro ha fatto irruzione nella sua abitazione. Le ha chiesto soldi e oro, le ha rubato 500 euro e poi l’ha violentata.
A cura di Beatrice Tominic
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Si è introdotto in una casa per rapinarla, al suo interno ha trovato la proprietaria di 80 anni e, dopo averla minacciata, l'ha violentata sessualmente. È accaduto nei giorni scorsi a Canale Monterano, comune nella città metropolitana di Roma Capitale nei pressi del lago di Bracciano. Come appreso da Fanpage.it, i fatti risalgono fra sabato primo e domenica 2 agosto 2025. La notizia, che si è diffusa immediatamente nella zona, oggi, dopo giorni di indagine, trova conferma. Dopo giorni di serrate indagini i carabinieri hanno fermato un giovane di 26 anni, già noto alle forze dell'ordine, gravemente indiziato dei reati di rapina e violenza sessuale ai danni di una donna di 80 anni.

Violenta una donna di 80 anni: cosa è successo

I fatti risalgono a un paio di settimane fa, all'inizio del mese di agosto, quando il ventiseienne, un giovane originario del comune di Bracciano, si è introdotto nell'abitazione in cui la donna vive da sola. Trovandosela davanti, ha estratto un coltello e lo ha rivolto verso l'anziana. Prima le ha chiesto soldi e l'oro. Ma la donna si è rifiutata: "Non ne ho", gli avrebbe risposto. Così il ventiseienne, dopo le minacce, ha abusato sessualmente di lei.

Dopo la violenza sessuale, l'ha costretta ad accompagnarlo allo sportello del bancomat del paese, le ha fatto prelevare 500 euro ed è scappato a piedi. "Se denunci, io ti ammazzo", le avrebbe detto ancora prima di fuggire.

Le indagini sulla vicenda: cosa è successo

Sul caso si sono messi immediatamente ad indagare i carabinieri della stazione di Manziana con quelli della Sezione Operativa della Compagnia di Bracciano. I militari hanno acquisito i video registrati dalle videocamere della zona e sono andati a svolgere un sopralluogo nell'abitazione della donna, dove hanno rinvenuto tracce del ventiseienne. È su di lui che, per questa ragione, si sono immediatamente concentrati tutti i sospetti dei carabinieri. Sono riusciti a risalire al giovane in quanto già noto alle forze dell'ordine, perché, per un altro reato, si trovava sottoposto agli arresti domiciliari da cui è evaso per compiere la rapina.

Il 3 agosto, il giorno successivo a quella terribile notte, i militari hanno proceduto al fermo di Polizia Giudiziaria nei confronti del ventiseienne poiché gravemente indiziato dei reati di rapina e violenza sessuale ai danni dell'ottantenne. Ritenuto fondato il pericolo di fuga, per il ventiseienne è scattato lo stato di fermo. Il giovane è stato accompagnato nel carcere di Civitavecchia, dove resta a disposizione dell'Autorità Giudiziaria: resterà in carcere, come disposto dal Tribunale di Civitavecchia.

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