Detenuto trovato morto nel carcere di Rebibbia, è il secondo suicidio in tre giorni

Un detenuto si è suicidato nel carcere di Rebibbia. Lo hanno trovato impiccato nella sua cella. È successo poco fa, nella mattinata di oggi, sabato 6 settembre. A riportare la notizia Adnkronos. I fatti sono accaduti nel reparto G12 del penitenziario. Come appreso da Fanpage.it si tratta di un quarantunenne tossicodipendente, che si trovava probabilmente recluso per spaccio, al quale era stata proposta un'alternativa alla detenzione.
Avrebbe però violato le prescrizioni ed era di nuovo tornato nell'istituto penitenziario. Pare che abbia approfittato dell'ora d'aria dei colleghi stamattina per togliersi la vita in cella. Nello stesso settore giovedì scorso c'è stato un altro suicidio. Una detenuta cinquantaduenne si è uccisa, impiccandosi con un lenzuolo. Si tratta dunque del secondo suicidio in carcere a Rebibbia in tre giorni.
"Il numero dei suicidi in carcere continua a salire, non se ne può più – ha commentato raggiunto da Fanpage.it il garante dei detenuti del Lazio Stefano Anastasìa – ormai non facciamo più i garanti, ma gli impresari delle pompe funebri. È urgente un rimedio a questa situazione, che si riduca il sovraffollamento e si diano speranze alle persone che sono in carcere. Il sistema carcerario così com'è pensato e gestito è solo una fabbrica di morte".
Lo scorso giovedì una donna cinquantaduenne detenuta sempre a Rebibbia si è suicidata, era in attesa della valutazione Inps per la pensione di invalidità. Stava scontando una pena di otto anni nella sezione femminile. A ritrovarla, quando ormai non c'era più niente da fare, sono stati gli agenti della polizia penitenziaria, sul caso è stata aperta un'inchiesta.