Denisa Adas, l’avvocato già indagato per il rapimento: “Alla madre dissi ‘la troviamo’, ma pensavo fosse morta”

Il corpo di Maria Denisa Adas, scomparsa a metà maggio da Prato, è stato ritrovato ieri in un casolare abbandonato e subito dopo è stato fermato il suo assassino, il 32enne Vasile Frumuzache, che ha immediatamente confessato il delitto.
Nella vicenda della 30enne scomparsa e barbaramente uccisa l'avvocato Marco Crocitta è stato coinvolto nelle scorse settimane a causa di una telefonata alla madre della ragazza. Le sue parole sono state male interpretate da un'amica di famiglia e così è stato accusato di essere il presunto mandante del rapimento di Denisa. "Cristina (la mamma della ragazza ndr.) la conosco da tanti anni, è una brava persona. Mi dispiace tantissimo per lei, le ho mandato un messaggio e l'abbraccerò forte. Le voglio bene più di prima", ha detto l'avvocato ai microfoni di Fanpage.it.
L'avvocato ha ripercorso la telefonata avuta con la madre nei giorni successivi alla scomparsa della figlia. "La chiamata è stata questa. Lei diceva: "Secondo me l'hanno presa". È lei che ha fatto questa ipotesi e mi ha chiesto come funziona con queste bande. Le ho detto che non ne avevo idea e ho aggiunto: ‘Tranquilla, tra qualche giorno la ritroveremo'. Di fronte a una madre straziata, che piange a dirotto, ho detto, per confortarla: Non ti preoccupare, la troviamo'.
A queste parole, sottolinea Crocitta, ne sono state aggiunte altre, "che non potevano essere mie. ‘Le hanno rotto i denti', ‘l'hanno seviziata'. Io ho semplicemente accolto una confidenza della mamma di Denisa. Lei brancolava nel buio, anzi all'inizio della telefonata ha detto: ‘E se l'hanno portata via in una valigia?' È stato proprio così".
L'avvocato non ha mai creduto all'ipotesi del rapimento e anzi, ha pensato fin dall'inizio che fosse morta: "Non l'ho detto a una madre disperata e preoccupata, ho cercato di confortarla. Ma pensavo fosse morta. L'ho pensato da subito, ma non l'ho detto alla madre per sensibilità".
"Tra me e Denisa non c'è mai stata un'interazione, non sono mai stato cliente di escort. E aggiungo: mi è dispiaciuto questo accostamento tra me e la prostituzione romena. Il mio rapporto con la Romania è basato su amore e umanità, sono presidente dell'associazione Aps Cuore, che si occupa della tutela delle donne vittime di violenza. Oggi, per esempio, sarò ospite alla tv romena, proprio per parlare del mio lavoro".
Intervista di Simona Berterame