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Covid, la Regione Lazio anticipa tutti: “Da metà marzo scaricabile il passaporto vaccinale”

Presentato il facsimile che da metà marzo i cittadini vaccinati nel Lazio potranno scaricare da internet. In attesa di una normativa europea e nazionale sul passaporto vaccinale la Regione Lazio si porta avanti e fornirà un documento ufficiale a chi ha ricevuto entrambe le dosi. Zingaretti: “Facciamo ogni sforzo per tornare a vivere, a lavorare e produrre in sicurezza per il bene dell’Italia”.
A cura di Valerio Renzi
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La Regione Lazio ha presentato ieri il facsimile del passaporto vaccinale che i cittadini che hanno ricevuto entrambe le dosi del vaccino contro il Covid-19 potranno scaricare dal sito pertinente. "Facciamo ogni sforzo per tornare a vivere, a lavorare e produrre in sicurezza per il bene dell’Italia", così il governatore Nicola Zingaretti ha presentato l'iniziativa. Per ora nessun'altra regione italiana ha preso un'iniziativa di questo tipo e il Lazio farà da apripista con il suo passaporto vaccinale, in mancanza però di una normativa in tal senso a livello nazionale ed europeo. A livello comunitario proprio a metà mese di discuterà dell'opportunità di un passaporto vaccinale per facilitare spostamenti e accessi, ma la sua introduzione non sembra essere probabile prima dell'estate.

Passaporto vaccinale, l'assessore D'Amato: "Noi siamo pronti"

Ma intanto il Lazio si porta avanti con il lavoro, come ha chiarito l'assessore alla Sanità Alessio D'Amato. "A metà del mese tutti i cittadini del Lazio sottoposti a vaccinazione, già oltre 500mila, potranno scaricare online l'attestato di certificazione vaccinale che potrà essere utile in futuro in base alle disposizioni che il Governo o l'Ue vorranno emanare. – ha dichiarato l'assessore – Noi siamo pronti, si potrà scaricare online sul fascicolo sanitario di ognuno. Un passo in avanti a favore dei cittadini e per la tutela della salute pubblica". Il Lazio al momento è la regione dove si sono effettuati più vaccini anti Covid.

La Regione Lazio: "Vogliamo produrre il vaccino Sputnik"

L'attivismo di Zingaretti e D'Amato in questi giorni si registra su più fronti, a cominciare dal piano per produrre il vaccino russo Sputnik V nel Lazio e in Italia. "È un'ipotesi molto concreta perché noi abbiamo una capacità produttiva sia rivolta alla produzione dei vaccini cosiddetti mRna sia alla produzione di quelli a struttura adenovirale come lo Sputnik", ha spiegato ieri a Fanpage.it l'assessore D'Amato a margine dell'inaugurazione dell'hub vaccinale alla stazione Termini. "Rispetto a questo vaccino specifico si è stabilito un rapporto scientifico molto importante con il Gamaleya di Mosca e lo Spallanzani, verrà sottoscritto un accordo tecnico-scientifico nel cui ambito c'è anche il tema del trasferimento delle tecnologie nel Lazio per la produzione di questo vaccino. Chiaramente prima di somministrare qualsiasi farmaco deve essere autorizzato dagli enti regolatori, ma Ema ha iniziato la review e attendiamo le decisione", ha aggiunto.

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