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Costacurta il “Principe” dell’OIgiata torna in carcere, finita la riabilitazione nella clinica di lusso

Fine della permanenza in una lussuosa clinica privata per Matteo Costacurta, il “Principe” dell’Olgiata, che deve scontare 14 anni per il tentato omicidio di Alessio Marzani. Torna in carcere a Rebibbia dopo un periodo di riabilitazione.
A cura di Alessia Rabbai
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Matteo Costacurta è tornato nel carcere di Rebibbia, dove deve scontare una condanna a quattordici anni per tentato omicidio. Il "Principe" dell'Olgiata ha terminato la permanenza nella clinica privata, dove si trovava ristretto da un anno e mezzo per sottoporsi a delle sedute di riabilitazione, dopo un intervento all'anca. Una residenza di lusso con tanto di piscina, tutto pagato a sue spese. Per la Procura di Roma Costacurta è "un sicario", esecutore materiale del grave ferimento di Alessio Marzani.

Il tentato omicidio di Alessio Marzani

Matteo Costacurta, oggi quarantunenne, è in carcere per il tentato omicidio di Alessio Marzani il 22 ottobre 2020. Cinque anni fa Marzani era in sella alla sua bicicletta ad Acilia quando un uomo in motorino lo ha affiancato, sparandogli contro. Un proiettile lo ha ferito al petto e l'altro al braccio. Marzani ferito dai colpi d'arma da fuoco si è poi rifugiato in un palazzo. Per gli inquirenti a sparargli sarebbe stato proprio Matteo Costacurta, l'esecutore materiale di un tentato omicidio commissionato da altri.

Chi è Matteo Costacurta, il "Principe" dei Parioli

Matteo Costacurta di origine veneta è figlio di una ricca e nobile famiglia. I genitori sono Domenico Costacurta e Luisa Maria Ortega Occhi. Un uomo cresciuto nell'agio, che come hanno detto i magistrati "delinque non per bisogno, ma per passione". Non aveva dunque problemi di denaro e abitava in una lussosa villa in zona Olgiata. Per questo motivo era conosciuto come "Il Principe" ma anche come "San Pietro", per un bed and breakfast vicino al Vaticano.

Costacurta si trovava a scontare parte della sua pena appunto in una clinica privata ufficialmente per motivi sanitari. Era seguito da un fisioterapista per delle sedute di riabilitazione e dormiva in una stanza continuamente sorvegliata. Nel 2004 il nome di Costacurta compare in un’inchiesta per detenzione di armi, nel 2007 per gli scontri dopo la morte di Gabriele Sandri. Tra le sue amicizei ci sono militanti di estrema destra come l'ex Nar Luigi Ciavardini, Carlo Gentile, ex Terza Posizione, Massimo Carminati, Fabrizio Piscitelli detto "Diabolik".

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