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Cosa sta accadendo alla Metro B di Roma e perché spesso le attese sono più lunghe del solito

Perché ci sono pochi treni in circolazione sulla Metro B e B1 di Roma e perché le lunghe attese alle banchine? Cos’è cambiato negli ultimi mesi?
A cura di Enrico Tata
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Da qualche giorno sempre più cittadini si stanno lamentando delle lunghe attese alle banchine della Metro B e B1 di Roma. Il servizio è di fatto regolare, ma i treni passano con meno frequenza rispetto al solito. Soprattutto nelle ore di punta questo comporta affollamento e ritardi, con diversi utenti che spesso esprimono il loro disappunto sui social network. Il 12 dicembre dagli altoparlanti di alcune stazioni è stato diffuso questo messaggio: "Si informa la clientela che a causa del numero ridotto di treni circolanti, le attese in banchina sono prolungate".

Perché ci sono pochi treni in circolazione sulla Metro B

Ma perché ci sono pochi treni in circolazione? Cos'è cambiato negli ultimi mesi? La risposta è semplice e purtroppo, nel breve periodo, non ci sarà modo di risolvere la situazione. Ci sono meno treni in servizio rispetto al solito perché alcuni sono in revisione.

La situazione era già evidente a fine 2021. Nel bilancio Atac di quell'anno (attendiamo la pubblicazione del bilancio 2022), a pagina 56 viene messa in evidenza, per quanto riguarda la linea B e B1 "la causa principale dello scostamento del servizio erogato (-193.033 treni km) rispetto al programma", "l’indisponibilità del materiale rotabile, la cui vetustà del parco ha comportato l’inizio delle attività di revisione nel 2022". Sempre nel bilancio Atac si leggeva che la Metro B e la Metro B1 dispone di 41 treni che hanno un età media di 18,5 anni, superiore a quella della Metro A, 15 anni di età media, e della metro C, 9,5 anni di età media.

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Proprio a causa dell'anzianità dei treni in servizio sulle metropolitane di Roma e della necessità di effettuare le revisioni, l'assessore alla Mobilità di Roma, Eugenio Patané, ha chiesto e ottenuto dal governo una proroga per realizzare i lavori necessari. Un perito ha firmato una relazione che certifica la sicurezza dei treni, che quindi possono continuare a circolare e le revisioni possono essere programmate togliendo dal servizio soltanto pochi treni alla volta.

Quando arriveranno i nuovi treni per le Metro di Roma

A maggio del 2022 lo stesso assessore Patané aveva annunciato l'arrivo di due treni per la Metro A e di ben 12 proprio sulla Metro B. L'accordo in generale prevede la fornitura di questi 14 treni subito, si fa per dire, e di altri 16 successivamente. “C’è stato un ricorso per il quale il Tar si pronuncerà a settembre. Considerato che per costruire ogni treno ci vogliono due anni e mezzo, ammesso che a settembre vada tutto bene, dal momento dell’aggiudicazione vedremo il primo treno nuovo della metropolitana a fine del 2024″.

Il ricorso è stato rigettato e di fatto ha dato il via libera all'acquisto dei treni: "Con questa sentenza le procedure di gara potranno proseguire senza ulteriori ritardi, sperando di riuscire a rispettare la scadenza del Giubileo. L’accordo quadro, ricordiamo, prevede la fornitura di 14 nuovi convogli finanziati con parte dei 425 milioni assegnati a Roma nel 2017 dal ministro Delrio ai quali si aggiungono 16 ulteriori convogli, i cui finanziamenti sono stati ottenuti in tempi più recenti grazie al portafoglio statale destinato al Trasporto Rapido di Massa. Dei 30 nuovi treni complessivamente previsti, 23 andranno sulla linea B in sostituzione dei convogli più vetusti ed i restanti 7 a rafforzo della linea A".

La novità, negativa, è arrivata poche settimana fa: il vincitore della gara, la società spagnola CAF, ha rinunciato a causa dei prezzi lievitati e del ricorso al Tar. Il Campidoglio ha così assegnato l'appalto alla seconda classificata, la Hitaci, che era proprio l'azienda che aveva presentato il ricorso. L'assegnazione è stata ufficializzata soltanto il 31 ottobre scorso e adesso i tempi potrebbero allungarsi e addirittura i treni potrebbero non arrivare in tempo per il Giubileo del 2025.

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