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Coronavirus Roma, bollettino Spallanzani: Ricoverati 49 pazienti, 3 in terapia intensiva

Ad oggi, venerdì 14 agosto 2020, sono ricoverati all’Istituto Nazionale di Malattie Infettive ‘Lazzaro Spallanzani’ di Roma 49 pazienti. Di questi, 3 in terapia intensiva.
A cura di Enrico Tata
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Ad oggi, venerdì 14 agosto 2020, sono ricoverati all'Istituto Nazionale di Malattie Infettive ‘Lazzaro Spallanzani' di Roma 49 pazienti. Di questi in 40 sono positivi al tampone per la ricerca del nuovo coronavirus e 9 sono sottoposti ad indagine. Stando a quanto si legge sul bollettino odierno diffuso dall'ospedale romano, i pazienti ricoverati in terapia intensiva rimangono tre. In totale le persone dimesse e trasferite a domicilio o presso altre strutture territoriali sono a questa mattina 586.

In totale nel Lazio (dati aggiornati a ieri) sono 1127 le persone attualmente positive al coronavirus. I pazienti ricoverati non in terapia intensiva sono 195, mentre sono 9 quelli ricoverati in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono in totale 923. I deceduti sono complessivamente 869, i guariti 6960 e i casi esaminati 8956.

Per chi rientra in Italia da Grecia, Spagna, Croazia e Malta tamponi obbligatori

Per chi rientra in Italia da Grecia, Spagna, Croazia e Malta dal 13 agosto è obbligatoria la segnalazione alle autorità sanitarie, avere un risultato negativo al tampone effettuato entro 72 ore prima del rientro in Italia oppure entro 48 ore dal ritorno. Bisognerà eseguire il tampone e rimanere isolati presso la propria abitazione fino al risultato.  "Nella Regione Lazio puoi segnalarti direttamente alla tua ASL di domicilio, oppure chiamare il numero verde regionale 800 118 800. Ti consigliamo di scaricare l'app Lazio Doctor per COVID e compilare il questionario di autovalutazione. Se non hai già fatto il tampone prima di rientrare, devi recarti quanto prima possibile (entro 48 ore dal rientro in Regione) presso un qualunque "drive-in" della Regione, portando la Tessera Sanitaria e la documentazione di viaggio/soggiorno. È consigliabile recarsi a quello più vicino al proprio domicilio, preferibilmente muniti di ricetta dematerializzata", si legge sul sito della Regione Lazio.

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