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Covid 19

Coppia di 80enni non vaccinata prende il covid: lui muore, lei in rianimazione all’Umberto I

Una storia tragica quella raccontata dal direttore del dipartimento emergenza del policlinico Umberto I Francesco Pugliese in un’intervista rilasciata a Il Corriere della Sera. Una coppia di 80enni non vaccinata ha contratto il covid: lui è morto mentre lei, ricoverata in rianimazione, ancora non ne è a conoscenza.
A cura di Natascia Grbic
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Il 90% dei pazienti ricoverati all'Umberto I a causa delle complicazioni derivanti dalla covid-19 non hanno ricevuto nessun vaccino, mentre in pochissimi hanno fatto la prima dose. Questo è il quadro delineato dal direttore del dipartimento emergenza del policlinico Umberto I Francesco Pugliese in un'intervista rilasciata a Il Corriere della Sera. Il dottore condivide anche una situazione che in reparto ha colpito particolarmente il personale sanitario: quello di una coppia, non vaccinata, di 80 anni. "C’è il caso di una coppia ultraottantenne che ci coinvolge in particolare. Entrambi non sono vaccinati: la moglie l’abbiamo in cura in rianimazione, il marito era a casa ma è deceduto. Lei ancora non lo sa", ha dichiarato.

Ricoveri diminuiti grazie ai vaccini

Rispetto a qualche settimana fa ci sono circa due, tre pazienti in più al giorno ricoverati in ospedale. Si è abbassata l'età media, con ragazzi anche molto giovani. La maggior parte, spiega il medico, si pente di non aver fatto il vaccino. "Tutti si scusano con noi davanti alla propria sofferenza e paura. Ci dicono che non pensavano fosse così, che il virus non portasse in ospedale. Per disinformazione o paura non hanno voluto credere per mesi ai racconti di chi già aveva attraversato questo inferno". Al momento la pressione sugli ospedali non c'è e i ricoveri sono diminuiti, anche grazie "all'enorme l’aiuto che ci arriva dai vaccini. Al momento inoltre i dati ci rassicurano sul fatto che proteggono dalla variante Delta ed è un bene". La strada, per il medico, è la terapia domiciliare con gli anticorpi monoclonali che, fatta da persone positive ma asintomatiche, potrebbe proteggere dal rischio di ricovero.

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