Coppedè compie 100 anni, il programma per festeggiare il quartiere delle fate tra sogno e realtà

Il Coppedè compie 100 anni e per l'occasione sono in programma tre giorni di festa. Un weekend di festeggiamenti in via del Tagliamento per celebrare l’incredibile "pastiche" di linguaggi architettonici che sorge tra Salaria e Nomentana. Il visitatore che passeggia in quello che è conosciuto anche come il quartiere "delle fate" si immerge in un'atmosfera sfarzosa degli inizi Novecent, tra sogno e realtà.
Programma degli eventi per i 100 anni del Coppedè

In occasione del compleanno del Coppè in cui "spegne" 100 candeline da venerdì 26 a domenica 28 settembre sono in programma varie iniziative come visite guidate, mostre, convegni di architettura, storiografia, costume e società ma anche un’esposizione di auto d’epoca. Un'occasione per chi non l'avesse ancora fatto, di visitarlo.
Storia e caratteristiche del quartiere Coppedè
Coppedè, progettato e realizzato dall'architetto Gino Coppedè tra il 1915 e il 1927, si trova nel cuore di Roma, a due passi dal centro storico ed è uno dei quartieri più caratteristici della città. Più che un quartiere in realtà è un angolo di Roma in cui l'arte Liberty e Art Decò si mescolano tra loro, con infiltrazioni di arte greca, gotica, barocca e medievale.
Si entra attraverso un arcone, decorato che congiunge i due palazzi degli ambasciatori e dal quale scende un lampadario in ferro battuto. Già dall'ingresso si percepisce di trovarsi in un luogo che sembra catapultare il visitatore fuori Roma. Il cuore del Coppedè è Piazza Mincio, dove si trova la Fontana delle Rane. Tra gli edifici ci sono la Palazzina del Ragno di ispirazione assiro-babilonese e il Villino delle Fate asimmetrico, con archi e fregi medievali realizzato con diversi materiali, come marmo, laterizio, travertino, terracotta e vetro.
Coppedè è stata la location di vari film come "Inferno" e "L’uccello dalle piume di cristallo" di Dario Argento; "Il profumo della signora in nero" di Francesco Barilli; "Ultimo tango a Zagarolo"di Nando Cicero e "Audace colpo dei soliti ignoti" di Nanni Loy con Vittorio Gassman.