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Confiscato definitivamente il Salaria Sport Village, comprato con soldi della ‘cricca degli appalti’

La ‘cricca degli appalti’ o ‘dei grandi eventi’, come è stata ribattezzata, aveva messo le mani su molti grandi appalti negli anni 2000. Un “sistema gelatinoso” che per circa 10 anni vinse appalti con tangenti e corruzione a vantaggio di alcune imprese, tra cui quella di Diego Anemone.
A cura di Enrico Tata
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Salaria Sport Village
Salaria Sport Village

Opere alla Maddalena in Sardegna per il G8 che poi si tenne, in seguito al terribile terremoto, a l'Aquila nel 2009, piscine e impianti per i Mondiali di Nuoto Roma09 e ancora opere per i 150 dell'Unità d'Italia. La ‘cricca degli appalti' o ‘dei grandi eventi', come è stata ribattezzata, aveva messo le mani su molti grandi appalti negli anni 2000. Un "sistema gelatinoso" che per circa 10 anni vinse appalti con tangenti e corruzione a vantaggio di alcune imprese, tra cui quella di Diego Anemone. L'imprenditore, con denaro frutto di appropriazione indebita e riciclaggio, comprò il Salaria Sport Village, il più grande centro sportivo della Capitale, che oggi è stato definitivamente confiscato dai militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Roma. Dalle indagini Anemone è risultato corruttore di Angelo Balducci, ex Provveditore per le Opere Pubbliche del Lazio e poi Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Balducci provvedeva ad assegnargli gli appalti ed era suo socio in affari e tramite una delle loro società che usavano per riciclare gli ingenti proventi illeciti fu portata avanti l'acquisto del Salaria Sport Village. Il metodo della cricca consisteva nella spartizione di appalti pubblici in cambio di favori. Lo Stato ha definitivamente acquisito il centro sportivo, che comprende una club house, un bar-ristorante, un centro benessere, una palestra, uffici, foresterie, spogliatoi, impianti sportivi (tra cui due piscine olimpioniche), campi da calcio e calcetto, campi da tennis, terreni, aree verdi e parcheggi, per un valore complessivo di oltre 145 milioni di euro.

La condanna ad Anemone e l'assoluzione di Bertolaso

L'8 febbraio del 2018 il tribunale di Roma ha condannato per associazione a delinquere Angelo Balducci, a 6 anni e 6 mesi, e Diego Anemone, a 6 anni. Assolto l'ex capo della Protezione Civile Guido Bertolaso "perché il fatto non sussiste". Bertolaso commentò così: "Questo vale come una doppia assoluzione. Sono innocente. Come ho sempre dichiarato. Ora lo hanno dichiarato anche i giudici". Bertolaso, tra le altre cose, fu accusato di aver ricevuto come regalo massaggi che erano in realtà rapporti sessuali proprio al Salaria Sport Village di Roma.

Descrivendo la cricca, i pm usarono queste parole nel corso della loro requisitoria: "Si tratta di uno dei più gravi casi di corruzione nell’Italia dal dopoguerra per il danno enorme alla pubblica amministrazione con interi settori assoggettati. È una sorta di corruzione 2.0, una retedi rapporti illeciti con soggetti di alto profilo istituzionale" attraverso "ripetuti e ingenti vantaggi a pubblici funzionari perché venissero meno ai loro doveri".

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