Colpisce 19enne in testa con l’accetta, arrestato per tentato omicidio: “Perseguita mia figlia”

A terra, ferito alla testa e in un lago di sangue: così è stato ritrovato un giovane di 19 anni nella notte di venerdì scorso da alcuni passanti che hanno immediatamente fatto scattare l'allarme. Sul luogo della segnalazione, a Terracina, sono immediatamente arrivati gli agenti della polizia di Stato e gli operatori del pronto soccorso sanitario di Latina. Il diciannovenne, che si trovava con un amico al momento dell'aggressione, è stato trasferito d'urgenza in ospedale, mentre i poliziotti hanno svolto gli accertamenti: a colpire il giovane in testa con un'accetta sarebbe stato il padre della ex fidanzata.
L'aggressione a Terracina: cosa è successo
I fatti, come anticipato, risalgono allo scorso venerdì, nella notte fra il 5 e sabato 6 settembre 2025. Il diciannovenne si trovava in viale della Vittoria, all’altezza della confluenza con via Lungolinea a Terracina, è lì che è stato ritrovato dai passanti in un lago di sangue.
A raccontare l'accaduto agli agenti, nonostante lo stato di shock, è stato lo stesso ragazzo ferito, ancora cosciente. Si trovava con un suo amico in sella alla bicicletta quando sono stati raggiunti e aggrediti da un uomo che si trovava alla guida di una moto, armato di accetta.
La confessione in commissariato
Mentre gli agenti giunti sul posto raccoglievano la testimonianza del giovane, negli uffici di via Petrarca, a pochi passi dai fatti, è arrivato un uomo di 57 anni, già noto alle forze dell'ordine. Una volta raggiunta la questura, il cinquantasettenne ha confessato quanto commesso. "Sono io il responsabile, l'ho fatto perché lui continua a perseguitare mia figlia. Avevano una relazione, ora si sono lasciati – ha motivato il gesto agli agenti – Ma lui continua a darle fastidio, a offenderla e a perseguitarla". Così anche la squadra anticrimine del commissariato di Terracina si è affiancata alle indagini.
Le indagini sull'aggressione
Una volta raccolta le versioni della vittima e il racconto dell'aggressore, gli agenti hanno ascoltato diversi testimoni e analizzato i video registrati dalle telecamere di sorveglianza installate nella zona per cercare di ricostruire con certezza i fatti. Una volta condiviso quanto emerso con l'autorità giudiziaria è stato possibile arrestare l'uomo per tentato omicidio e trasferirlo in carcere.
Nel corso delle indagini, però, gli agenti hanno scoperto che sul luogo dell'aggressione era presente anche il figlio del cinquantasettenne, sebbene non sia mai stato citato dall'uomo. Per il giovane è scattata la denuncia a piede libero.
Come sta il diciannovenne colpito in testa con un'accetta
Mentre le indagini andavano avanti, il diciannovenne ferito è stato trasportato d'urgenza all'ospedale Santa Maria Goretti di Latina a bordo di un'ambulanza. Una volta al pronto soccorso, medici e infermieri hanno riscontrato al diciannovenne, in coma farmacologico, gravi lesioni craniche con lacerazione della corteccia cerebrale.