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Cocaina a casa con i rider, token usati come parola d’ordine: undici arresti a Roma

L’organizzazione criminale smantellata questa mattina dai carabinieri gestiva la vendita di cocaina e hashish in diverse piazze di Roma e a Guidonia: undici le persone arrestate.
A cura di Natascia Grbic
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Undici persone sono state arrestate questa mattina dai carabinieri della compagnia di Frascati con l'accusa di far parte di un gruppo criminale dedito allo spaccio di droga in diverse zone di Roma e a Guidonia. In otto sono finiti in carcere, in due ai domiciliari, mentre una persona ha ricevuto il divieto di dimora nel comune di Roma e l'altra l'obbligo di presentazione in caserma. Le accuse sono, a vario titolo, associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, spaccio e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti continuati e in concorso nonché detenzione illecita di armi da sparo.

A capo dell'organizzazione c'era un uomo e una donna, quest'ultima posta agli arresti domiciliari. Era lei a tenere la contabilità e a decidere eventuali misure repressive nei confronti dei membri della banda, motivo per il quale in loro possesso sono state trovate diverse pistole.

Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dai carabinieri su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, il gruppo spacciava in diverse zone di Roma e anche al di fuori del comune a Guidonia, in special modo in località Albuccione. Le aree interessate erano Tor Bella Monaca, Borghesiana, Finocchio, Vermicino, Fidene e Spinaceto. Il gruppo però, non si limitava a vendere le sostanze, soprattutto hashish e cocaina: si occupava della vendita all'ingrosso alle varie piazze di spaccio della capitale, del trasporto, e dello stoccaggio di grossi quantitativi in zone che si ritenevano essere sicure per custodire la droga. Le modalità di vendita, sulla scia della riorganizzazione del mercato delle sostanze che si è avuto da dopo la pandemia, avveniva con il metodo del delivery: i clienti scrivevano un messaggio, l'ordine veniva ricevuto da chi gestiva in quel momento il telefono, la droga veniva affidata ai corrieri e consegnata all'acquirente a domicilio. I corrieri non usavano mezzi propri ma bici e monopattini presi a noleggio.

Per consegnare le sostanze, l'organizzazione aveva ideato la tecnica del ‘token', in modo da evitare di consegnare la droga alla persona sbagliata, o di essere intercettati dalle forze dell'ordine. Bisognava infatti esibire il codice di una banconota da cinque che veniva mandata per messaggio: una parola d'ordine per essere sicuri e non venire intercettati.

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