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Classifica delle migliori università nel mondo: la Sapienza è al primo posto in Italia

Al primo posto nella classifica dei migliori atenei italiani, l’università La Sapienza di Roma si posiziona 125esima nella classifica mondiale redatta dall’agenzia Center for World University Rankings (Cwur).
A cura di Enza Savarese
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Università Sapienza di Roma
Università Sapienza di Roma

L'università La Sapienza di Roma si conferma anche quest'anno al primo posto tra i migliori atenei italiani e alla 125esima posizione mondiale. A decretarlo la classifica internazionale 2025 dell'agenzia Center for World University Rankings (Cwur), che ogni anno applica la selezione su duemila atenei analizzati. Di questi, solo sessantasei sono italiani, rivelando una crisi di competitività ormai certificata da anni.

La Sapienza di Roma: il miglior ateneo in Italia, 125esima posizione mondiale

La selezione mondiale si basa su quattro parametri: qualità dell'istruzione, occupazione degli alunni, qualità della docenza e prestazioni di ricerca. Categorie che hanno classificato La Sapienza al primo posto tra gli atenei italiani. Il censimento delle università analizzate non fa affidamento sui dati offerti dagli istituti, ma effettua rilevazioni proprie, certificando ad esempio la carriera degli ex studenti sia dal punto di vista accademico, monitorando le loro pubblicazioni, che nel mondo del lavoro, verificando i ruoli ricoperti nelle aziende.

Un prospetto che per quanto riguarda l'Ateneo romano è rimasto stabile rispetto alle analisi degli anni precedenti. Già in una precedente classifica del report QS World University Rankings che giudicava gli atenei per gli ambiti di studio, La Sapienza si era classificata come la migliore a livello mondiale per gli Studi Classici. Nell'ultimo report pubblicato seguono nella classifica italiana al secondo e terzo posto, le Università degli Studi di Padova e Milano, rispettivamente alla 178esima e 191esima posizione mondiale.

Gli altri atenei italiani in classifica: caduta a picco nelle classifiche mondiali

Nonostante il primato dell'ateneo romano, la situazione nazionale non è delle migliori. Incrociando i report degli anni precedenti, delle sessantasei università italiane entrate in classifica, l'80% è scesa di posizione, mentre solo tre atenei, tra cui La Sapienza, sono rimasti stabili nei loro punteggi. Ad affossare le università italiane è il parametro della ricerca. A lanciare l'allarme è anche il presidente dell'agenzia Cwur, Nadim Mahassen che commenta il dato italiano. "È dovuto all’indebolimento delle prestazioni della ricerca e allo scarso sostegno finanziario da parte del governo. Mentre diversi Paesi pongono lo sviluppo dell’istruzione e della scienza in cima alla loro agenda, l’Italia fatica a tenere il passo”.

Una panoramica confermata dagli stessi studenti e dottorandi degli atenei, che denunciano ad oltranza la precarietà nel settore accademico. Proprio alla Sapienza lo scorso aprile, gli studenti avevano occupato il tetto di Villa Mirafiori per denunciare i tagli al proprio settore. Mobilitazione culminata poi lo scorso 20 maggio con un presidio davanti al Senato dei ricercatori degli atenei romani.

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