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Chiuso in casa per 10 ore, minaccia di far saltare in aria l’appartamento: bloccato con il taser

È stato bloccato con un colpo di taser dopo che, per 10 ore, è rimasto barricato in casa minacciando di farla saltare in aria.
A cura di Beatrice Tominic
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Si è chiuso in casa e ha minacciato di farsi saltare in aria: a richiedere l'intervento delle forze dell'ordine sua madre. È accaduto  nella serata di ieri, lunedì 19 settembre, a Lariano, comune in provincia di Roma a sud della capitale: qui un uomo di 46 anni, dando in escandescenza, si è barricato nella propria abitazione. Il 46enne ha minacciato di far saltare in aria l'appartamento in cui si trovava: la vicenda si è conclusa soltanto dieci ore dopo, quando l'uomo è stato bloccato con il taser, come si legge oggi su la Repubblica.

Cosa è accaduto

Tutto è iniziato alle ore 18.30 con la segnalazione da parte dell'ottantenne. La donna, pensionata, ha chiamato il numero di emergenza spiegando che suo figlio, un uomo di 46 anni attualmente in cura al Cim, aveva provato ad aggredirla durante una lite: i carabinieri della Compagnia di Velletri e della Stazione di Lariano sono immediatamente intervenuti per portare in salvo la donna, fatta uscire dall'appartamento. Poco dopo l'uomo si è chiuso in casa, tenendo fra le mani un coltello, senza permettere neppure alle forze dell'ordine di entrare e, barricatosi dentro all'abitazione, ha minacciato di far saltare in aria l'appartamento.

L'inizio della negoziazione

Una volta chiuso in casa, il 46enne ha continuato a rifiutare di lasciar entrare in casa le forze  dell'ordine e così, dopo che uno dei carabinieri della sezione Radiomobile di Velletri ha iniziato un primo dialogo con l'uomo ma senza grandi risultati, è stato necessario richiedere l'intervento del nucleo di carabinieri specializzato in negoziazione, arrivati da Frascati. Davanti all'appartamento, inoltre, anche un'ambulanza del 118 con il personale sanitario, per emergenze di qualsiasi tipo.

Non appena giunti sul posto, anche con la collaborazione dei colleghi del Nucleo Radiomobile di Roma e dei vigili del fuoco, i militari hanno iniziato una lunga trattativa con l'uomo. Per prima cosa il negoziatore ha continuato quanto iniziato dal collega in precedenza: ha provato a calmare l'uomo e a convincerlo a farsi aprire la porta, ma anche in questo caso i risultati sono stati molto scarsi.

Il colpo di taser

Dopo alcune ore l'uomo ha smesso di essere collaborativo, non ha più parlato né risposto alle domande che gli venivano poste: obbligata, a quel punto, la scelta di far intervenire le aliquote di primo intervento (api) dei carabinieri, formate appositamente per agire nelle situazioni di alto rischio. Il nucleo specializzato ha fatto irruzione in casa. Il 46enne aveva ancora fra le mani il coltello e, per obbligarlo a bloccarsi, è stato utilizzato il taser: nei suoi confronti c'è un'informativa per minaccia aggravata.

Dopo averlo fermato con il colpo d'arma, infine, il 46enne è stato immediatamente trasportato all'ospedale di Colleferro: secondo le prime informazioni, le sue condizioni di salute dovrebbero essere buone.

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