Caso Orlandi, un’amica di Emanuela rivela: “Un prelato le fece apprezzamenti”. E riconosce Marcinkus

"Stavamo camminando nei giardini vaticani. C'era una persona che ha fatto degli apprezzamenti su Emanuela". E poi riconosce Paul Marcinkus, già più volte citato nel caso di scomparsa della quindicenne. A parlarne un'amica di Emanuela Orlandi che ha deciso, dopo quasi quarantadue anni esatti di silenzio, di raccontare le ultime rivelazioni che la quindicenne vaticana le confidò prima di sparire nel nulla.
La testimonianza arriva a due giorni dall'anniversario della scomparsa e ad uno dell'appuntamento per il tradizionale sit-in a Roma, con appuntamento è sabato 21 giugno 2025 in piazza Risorgimento, dalle ore 18 alle ore 20. "Ci ritroviamo anche quest'anno per continuare a pretendere verità e giustizia per Emanuela a 42 anni dal suo rapimento", è quanto dichiarato da Pietro Orlandi, chiamando il sit-in nella capitale, a pochi passi da San Pietro.

La testimonianza dell'amica di Emanuela Orlandi
A raccontare della rivelazione di Emanuela Orlandi è stata una sua amica di scuola, durante la trasmissione televisiva di Rai Tre condotta da Salvo Sottile, Far West. "Era un periodo in cui eravamo molto unite. passeggiavamo, pattinavamo. Per Roma e anche all'interno del Vaticano – ha spiegato un'amica della quindicenne – Durante una di queste passeggiate, ho notato delle persone che avevano delle attenzioni un po' particolari. Mi ricordo che stavamo pattinando in questi giardini. E un prelato ha fatto degli apprezzamenti su Emanuela. Lei è andata verso di lui. Lui l'ha abbracciata. Lei aveva un fascino particolare. Come l'ho visto io, potevano averlo visto anche gli altri".
Il suo è un racconto he somiglia a quello, già rilasciato anche durante Vatican Girl, da un'altra amica a cui era stata Emanuela stessa a raccontare di questa situazione."Io credo che sia lo stesso prete di cui Emanuela ha parlato a quest'altra ragazza. Era magro, alto e con gli occhi chiari". E, sottoposta ad un confronto con foto di prelati che in quegli anni frequentavano spesso i giardini del Vaticano, si è fermata davanti ad una foto: "Potrebbe essere lui". Nella foto c'era monsignor Paul Marcinkus.

Il racconto dell'amico di Emanuela: "Marcinkus aveva molti vizi"
Non è la prima volta che Marcinkus finisce nei racconti di testimoni sul caso Orlandi. Fra le prime persone a parlare di lui c'era stata Sabrina Minardi, morta qualche mese fa. Diceva che aveva due passioni: i soldi e le ragazzine e che, in entrambi i casi, a procurargli ciò che voleva, ci pensava la Banda della Magliana. Diceva che Marcinkus ripuliva il denaro sporco e che si faceva portare le ragazzine. In alcune occasioni sarebbe stata la stessa Minardi a portare in un appartamento in viale Angelico, fra piazza Risorgimento e ad un passo dall'ingresso in Vaticano, delle prostitute.

Minardi ha sempre raccontato, inoltre, che quando con De Pedis portarono Emanuela Orlandi nella casa a Torvajanica, poco dopo sarebbe arrivato, a bordo di un'auto vaticana, lo stesso Marcinkus, che il prelato si sarebbe chiuso in camera con Emanuela e poi di aver sentito le urla della ragazzina. Di aver pensato che la quindicenne fosse vittima di una violenza sessuale.
"Non gli importava del ruolo istituzionale, solo del potere assoluto del denaro", è quello che ha rivelato ancora a Far West Antonio Vignera, un conoscente di Emanuela Orlandi quando è stata rapita. In adolescenza, i due hanno frequentato la stessa scuola di musica, lui dirigeva il coro. In età adulta, invece, è diventato dipendente dei Musei Vaticani. "Marcinkus aveva molti vizi. Si ubriacava, teneva nascoste nell'appartamento bottiglie di whiskey – ha spiegato – Quando aveva esigenze sessuali, sicuramente le soddisfava". Una tesi sostenuta anche da un altro esponente della Banda della Magliana, Giuseppe De Tomasi, che, sottoposto ad interrogatorio, lo ha definito un pedofilo.
Il contributo della Banda della Magliana
Ascoltati, nel corso della trasmissione, anche la moglie e il fratello di Marco Sarnataro, un esponente della Banda della Magliana che avrebbe rapito e consegnato Emanuela Orlandi a Enrico De Pedis. "Sabrina Minardi non era una scema. Sono perplesso. Il 50% di verità sicuramente c'è", ha spiegato il fratello di Sarnataro.
A parlarne, per la prima volta due anni fa, è stato il padre di Sarnataro che, in punto di morte, ha dichiarato che il figlio aveva partecipato al rapimento. Il volto di Sarnataro, inoltre, era stato anche riconosciuto da due amici di Emanuela: si sarebbe trattato del ragazzo che nel periodo precedente alla scomparsa la seguiva. Una versione che sembrerebbe, ancora una volta, confermare il racconto di Sabrina Minardi.