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Aggiornamenti sul caso Emanuela Orlandi

Caso Orlandi, l’uomo della Banda della Magliana che cita in un audio Papa Wojtyla ascoltato in Vaticano

Marcello Neroni, l’ex Banda della Magliana che tira in ballo in un audio Giovanni Paolo II nel caso della sparizione di Emanuela Orlandi, sarebbe stato ascoltato dal promotore di giustizia vaticano responsabile della riapertura dell’indagine.
A cura di Redazione Roma
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Secondo quanto reso noto dal Quotidiano Nazionale che Alessandro Diddi, il promotore di giustizia Vaticano responsabile della riapertura di un'istruttoria sul caso della scomparsa di Emanuela Orlandi, ha ascoltato Marcello Neroni, l'uomo ex membro della mala romana della Banda della Magliana, che in un audio reso noto di recente tirava in ballo Karol Wojtyla.

La tesi è nota: Emanuela Orlandi sarebbe stata rapita per coprire degli scandali sessuali legati alle gerarchie vaticane, e per farlo avrebbe chiesto l'aiuto di Enrico De Pedis ‘Renatino', boss della Magliana. Nell'audio, risalente al 2009, Neroni cita anche Giovanni Paolo II.

Per Otello Lupacchini Marcello Neroni è inaffidabile

Oggi in un'intervista allo stesso QN Otello Lupacchini, ex magistrato noto tra le altre indagini per aver condotto l'Operazione Colosseo che ha smantellato la Banda della Magliana, tra pentiti e arresti eccellenti, sminuisce le parole di Neroni e la sua credibilità:

In maniera molto chiara io avevo scritto nella ordinanza di rinvio a giudizio che era un ‘souffleur’, una spia che giocava su più tavoli vicino a certi personaggi eminenti della polizia e dei servizi di cui si faceva scudo anche nel processo. Una indagine che voglia essere seria e puntuale dovrebbe stabilire ora per allora perché in quel momento, con quell’incontro e con quelle modalità, Neroni fa quelle dichiarazioni•

Lupacchini poi fa notare come all'epoca delle indagini e dei pentiti che hanno ricostruito le vicende anche interne della Magliana, nessuno ha mai nominato la vicenda Orlandi, eppure di nomi di uomini dello Stato e di piste più o meno fantasiose per risolvere i grandi misteri italiani in cui la Banda spunta sempre fuori, ne sono stati fatti eccome. Più che l'indagine vaticana, per l'ex magistrato è dalla Commissione parlamentare d'inchiesta che potrebbero davvero arrivare nuovi elementi sul caso.

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