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News sul caso Hasib Omerovic a Primavalle

Caso Omerovic, indagati altri agenti: avrebbero ripulito la casa prima dell’arrivo della Scientifica

Si allunga la lista dei poliziotti indagati per il grave ferimento di Hasib Omerovic. Sono due agenti accusati di depistaggio.
A cura di Alessia Rabbai
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Altri due poliziotti sono stati indagati per il grave ferimento di Hasib Omerovic, il trentaseienne sordomuto finito in coma dopo essere caduto dalla finestra dell'abitazione in via Gerolamo Aleandro, dove viveva con la sua famiglia il 25 luglio del 2022. Si tratta di Laura Buia e Alessandro Calogero. Come riporta Il Messaggero la Procura della Repubblica di Roma sta svolgendo nuovi accertamenti, l'ipotesi di reato è quella di depistaggio. Oltre a loro ci sono gli altri quattro agenti del Commissariato Primavalle, che sono entrati all'interno dell'appartamento e già indagati.

Per l'accusa i due poliziotti nuovi indagati, in concorso con altre persone, avrebbero modificato lo stato in cui si trovava l'abitazione prima del sopralluogo della Scientifica. Inoltre sempre per la Procura avrebbero dichiarato il falso al pubblico ministero. L'abitazione dove viveva la famiglia Omerovic è stata posta sotto sequestro e sono in corso accertamenti per verificare se al suo interno siano presenti tracce di sangue o impronte che appartengono agli agenti indagati.

Un poliziotto finito agli arresti domiciliari

Si allunga la lista degli indagati rispetto alla vicenda Omerovic. La posizione al momento più grave è quella di Andrea Pellegrini, il poliziotto del Commissariato di Primavalle finito agli arresti domiciliari e indagato con l'ipotesi del reato di tortura. Secondo quanto ricostruito finora in sede d'indagine Pellegrini è entrato in casa Omerovic insieme ai colleghi Fabrizio Ferrari, Alessandro Sicuranza e Maria Rosa Natale, indagati con lui per falso in relazione all’annotazione di servizio.

Avrebbero infatti omesso le presunte violenze compite dal collega nei confronti del trentaseienne. Per l'accusa infatti Pellegrini avrebbe preso a schiaffi Hasib, minacciandolo con un coltello di non infastidire più una giovane e legandolo ad una sedia con un filo della corrente di un ventilatore. Poi il giovane in circostanze ancora da chiarire è finito giù dalla finestra, riportando ferite e traumi gravissimi. Accuse che Pellegrini ha respinto, assistito dai difensori Remo Pannain ed Eugenio Pini e ha negato di aver compiuto qualsiasi forma di violenza nei confronti di Hasib.

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