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Aggiornamenti sul caso Emanuela Orlandi

Caso Emanuela Orlandi, le nuove accuse al cardinale Casaroli: “Si faceva portare le ragazzine”

Le presunte rivelazioni di un religioso a Pietro Orlandi: “Vuoi sapere cosa faceva Casaroli? Si faceva portare da due o tre massoni che aveva sempre attorno tre o quattro ragazzine sui 12-13 anni, consenzienti… Si faceva dare le mutandine”.
A cura di Enrico Tata
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Tredici gennaio 2024, sit in organizzato in piazza Cavour in occasione del 56esimo compleanno di Emanuela Orlandi. Nel suo lungo discorso, Pietro Orlandi ha rivolto accuse gravissime all'ex cardinale segretario di Stato, Agostino Casaroli.

La fonte di queste presunte rivelazioni, ha detto il fratello di Emanuela, è un religioso "arrestato perché aveva dei legami con la Sacra corona unita e per traffico di opere d'arte, però è sempre un monsignore che frequentava gli ambienti".

Questa persona avrebbe raccontato a Pietro:

"Lui mi ha detto che ci stanno cose gravi e cose che fanno sorridere. Te ne racconto una: c'è un cardinale molto importante, soprattutto all'epoca, hai capito di chi parlo, era subito dopo il Papa. Si riferiva a Casaroli e io dico: allora?

E il religioso: "Vuoi sapere cosa faceva? Si faceva portare da due o tre massoni che aveva sempre attorno tre o quattro ragazzine sui 12-13 anni, consenzienti… Si faceva dare le mutandine, e faceva da solo… Poi gli dava qualche soldino e loro contente se ne andavano… non le toccava… erano ragazzine che andava a prendere in certi ambienti, zingarelle…"E questo me lo diceva come un fatto divertente,  mentre le cose importanti, quelle gravi, non me le ha dette".

Agostino Casaroli, ricordiamo, è un personaggio centrale nel caso Orlandi, perché i presunti sequestratori scelsero lui come persona con cui interloquire in Vaticano. In una nota registrazione telefonica, si sente una suora del centralino vaticano che passa la telefonata dei rapitori proprio al cardinale.

Intanto qualcosa si sta muovendo sulla commissione parlamentare d'inchiesta, istituita ufficialmente dopo l'ok di Camera e Senato, i cui lavori non sono tuttavia ancora partiti. Il capogruppo di Fratelli d'Italia al Senato, Lucio Malan, ha riferito che è stato trovato un accordo di maggioranza per cui la presidenza della commissione Orlandi (ma anche quella su Moby Prince) andranno proprio al partito di Giorgia Meloni: "È andata benissimo, abbiamo fatto la divisione tra partiti ma nessun nome".

Una notizia, questa, che Pietro Orlandi ha commentato positivamente su Facebook: "Sono mesi che aspettiamo e speriamo nella Commissione dopo i ritardi. Ora che accelerano qualcuno la vede negativamente. Per me è positivo che stiano accelerando. Personalmente che siano di un partito o di un altro non cambia nulla. L'importante è che partano i lavori".

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