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Carriere alias per i dipendenti del comune di Roma: “Sarà un accordo di riservatezza confidenziale”

Il Comune di Roma apre alla carriera alias: potranno fare richiesta tutti i dipendenti comunali. Andrea Catarci, assessore delegato al Personale in Campidoglio, spiega a Fanpage.it come funziona.
A cura di Beatrice Tominic
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Andrea Catarci a sinistra, uno scatto dal Roma Pride 2022 a destra.
Andrea Catarci a sinistra, uno scatto dal Roma Pride 2022 a destra.

Avviato l'iter per riconoscere la carriera alias per tutti i e le dipendenti del comune di Roma. "Ci stiamo lavorando da qualche tempo, nei giorni scorsi abbiamo avuto una prima discussione positiva con i sindacati. E nei prossimi mesi sarà pronto un regolamento ufficiale", è l'auspicio a Fanpage.it da parte dell'assessore al Personale del Campidoglio Andrea Catarci sulla carriera alias, cioè la possibilità di registrarsi con il nome e il pronome che corrisponde alla propria identità di genere, anche se diverso da quello anagrafico.

"Alcune richieste erano già arrivate allo sportello e all'ufficio dei diritti LGBT+ guidato da Marilena Grassadonia. Così abbiamo deciso di iniziare a lavorare su un provvedimento ufficiale, già avviato anche in altre grandi città come Milano e Bologna – spiega l'assessore Catarci – Vogliamo garantire benessere psicofisico al personale di Roma Capitale e favorire un ambiente lavorativo accogliente e rispettoso di ogni soggettività".

Come fare richiesta per la carriera alias: le previsioni

Ancora da stabilire l'eventuale documentazione da presentare e l'iter definitivo per poter richiedere la carriera alias nel comune di Roma. "Occorrerà sicuramente presentarsi nell'ufficio personale e risorse umane. La carriera alias sarà attivata con la sottoscrizione di un accordo di riservatezza confidenziale, senza la necessità di ulteriori giustificazioni, tra la persona dipendente e l'Amministrazione Capitolina – specifica l'assessore – Non c'è bisogno di una buricratizzazione eccessiva. Ma eventuali documenti da presentare in dettaglio saranno stabiliti più avanti, insieme ai sindacati".

Cosa cambia con la carriera alias per i dipendenti del comune di Roma

Una volta presentata richiesta e ottenuta la carriera alias, la persona dipendente potrà constatare i cambiamenti nella vita pratica: un adeguamento di pronome, nome e genere dal cartellino di riconoscimento alle credenziali di posta elettronica, dalla targhetta dell'ufficio alle tabelle dei turni. Oltre agli effetti sul nome, anche la possibilità di utilizzare spogliatoi, se presenti, e servizi igienici di genere neutro.

"L'unico impedimento è da un punto di vista legale: finché non ci sarà una legge nazionale adeguata, l'identità alias non avrà valore legale – continua l'assessore Catarci – Pertanto non potrà essere utilizzata per formare documenti con valore legale o di rilevanza esterna all'Ente, come le buste paga o i procedimenti disciplinari, ad esempio".

L'impegno della giunta Gualtieri in tema LGBT+

"Durante la prima riunione con i sindacati abbiamo posto l'accento sui percorsi di affermazione di genere e e di autodeterminazione e sulla necessità di fornire strumenti operativi per contrastare i casi di discriminazione sui luoghi di lavoro – continua Catarci, che aggiunge – Da tempo i diritti sociali e civili sono al centro dell'impegno della giunta Gualtieri. Nelle stesse ore in cui si discuteva della carriera alias, il sindaco stava trascrivendo gli atti di nascita di due bimbi figli di coppie omogenitoriali femminili: in tutto sono sei gli atti di nascita trascritti. Anche il Tribunale ci ha detto che possiamo farlo. Ed è quello che continueremo a fare. Vogliamo rendere i nostri principi il più concreti possibile. E continueremo ad impegnarci per questo", conclude poi.

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