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Bufera sull’assessore di Ceccano: pubblica post con la Z, simbolo dell’invasione russa in Ucraina

Il Circolo del Partito Democratico di Ceccano ha chiesto le immediate dimissioni di Gizzi “a seguito di questa vergognosa pubblicazione, che offende interi popoli e la Pace”.
A cura di Enrico Tata
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Nel 2006 ha messo al rogo, letteralmente, il Codice da Vinci di Dan Brown, considerato da lui blasfemo. Recentemente ha paragonato le restrizioni no vax alle leggi razziali e oggi Stefano Gizzi fa discutere per un'altra sua uscita. L'assessore di Ceccano, piccolo paese della Ciociaria, ha infatti pubblicato un post di solidarietà della Russia, con la Z e il nastro di San Giorgio, simboli dell'invasione russa dell'Ucraina. "Solidarietà alla Russia, con il nastro di San Giorgio vittorioso sul drago", la didascalia all'immagine. "Biden è il vero criminale senza scrupoli. Senza di lui, la terra sarebbe molto migliore", un altro post pubblicato da Gizzi. Il Circolo del Partito Democratico di Ceccano ha chiesto le immediate dimissioni di Gizzi "a seguito di questa vergognosa pubblicazione, che offende interi popoli e la Pace".

Il nastro di San Giorgio, di colore nero e arancione, e la Zeta sono diventati i due simboli dell'"operazione speciale" decisa da Vladimir Putin. Nel 2014, all'epoca delle prime battaglie nel Donbass, il nastro apparve su tutte le divise degli attivisti e dei soldati russi. Il nastro in pratica vuole ricordare la croce di San Giorgio, la più alta onorificenza militare nell'impero russo degli zar. In epoca post sovietica questa onorificenza venne assegnata di nuovo ai militari per azioni in difesa della patria. Successivamente il nastro di San Giorgio ha identificato, secondo il volere della propaganda russa, la vittoria sul nazismo. Nelle intenzioni del presidente russo, Vladimir Putin, e per esplicita sua ammissione, i soldati russi stanno combattendo in Ucraina per "de-nazificare" quel Paese (questa è la versione ufficiale della propaganda russa). Più misterioso è il significato della ‘Z', diventata il simbolo dell'invasione russa dell'Ucraina. Secondo alcuni la Z (che nei primi giorni di guerra si vedeva esclusivamente disegnata sui carroarmati russi) starebbe per Zapad, cioè Ovest. In altre parole, identificherebbe le truppe russe stanziate ad Ovest. Altri credono che la Z sia l'iniziale del cognome del presidente ucraino, Volodymyr Zelenskiy, Il ministero della difesa russo ha fatto sapere che in realtà la Z sta per Za pobedu ("per la vittoria").

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