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Boss di Cosa Nostra stacca il mignolo di un agente penitenziario con un morso e lo ingoia

L’episodio è avvenuto nel carcere romano di Rebibbia lo scorso 17 giugno. Il responsabile è un boss di Cosa Nostra condannato all’ergastolo, Giuseppe Fanara. Da nove anni è detenuto in regime di 41-bis.
A cura di Enrico Tata
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Stacca il mignolo di un agente con un morso e lo ingoia. L'episodio, riporta il Messaggero, è avvenuto nel carcere romano di Rebibbia lo scorso 17 giugno. Il responsabile è un boss di Cosa Nostra condannato all'ergastolo, Giuseppe Fanara. Da nove anni è detenuto in regime di 41-bis. Stando a quanto ricostruito, il fatto è avvenuto all'interno della cella del boss: quest'ultimo avrebbe aggredito l'agente, lo avrebbe afferrato al collo e lo avrebbe trascinato a terra. Gli avrebbe staccato anche il mignolo della mano destra con un morso e poi avrebbe ingoiato il dito. Quando sono arrivati altri poliziotti, il boss si è scagliato con violenza anche su di loro e ci sono volute ore per riuscire a calmarlo. "Io a voi vi sgozzo come maiali", avrebbe urlato il boss nei confronti degli agenti. A causa di questa aggressione è stato trasferito da Roma al carcere di massima sicurezza di Sassari in Sardegna.

La carriera criminale del boss Fanara

Giuseppe Fanara è stato arrestato nel 1999 durante una riunione in un casolare nelle campagne di Favara, provincia di Agrigento. Nel 2010 la direzione distrettuale antimafia di Palermo chiese il rinvio a giudizio di alcuni esponenti storici di Cosa Nostra e tra questi c'era anche Fanara, che all'epoca aveva 54 anni. Insieme a lui Salvatore Fragapane, 54 anni, di Santa Elisabetta, Filippio Sciara, 46 anni, di Siculiana, Luigi Putrone,  49 anni, di Porto Empedocle, Calogero Salvatore Castronovo, 48 anni, di Agrigento, Joseph Focoso, 41 anni, di Realmonte, Mario Capizzi, 40 anni, Giuseppe Renna, 45 anni, di Siculiana, Giulio Albanese, 56 anni, di Porto Empedocle (collaboratore di giustizia), Giovanni Pollari, 61 anni, di Cianciana. Erano ritenuti responsabili a vario titolo di undici omicidi compiuti tutti in provincia di Agrigento tra gli anni '80 e gli anni '90.

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