Boom di decessi nel Lazio per Covid, 80 i morti. D’Amato: “Restare zona gialla non è scontato”

Ottanta è il numero delle persone morte nel Lazio nelle ultime 24 ore, 21 in più rispetto a ieri. Si tratta del numero più alto di decessi nella regione dall'inizio della pandemia, non è mai capitato che in un giorno spirassero così tante persone. E, nonostante la giornata abbia segnato anche il record di guariti (+550), di certo quello dei decessi non è un dato che può passare inosservato. "La zona gialla non è scontata ma dipende dal rigore nei comportamenti", ha dichiarato l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato, aggiungendo che lo "scenario di trasmissione del virus è stabile". E se l'Rt del Lazio rimane uno dei più bassi in tutta Italia, il numero di morti avuto nelle ultime 24 ore ha fatto capire che il passo verso la zona arancione o rossa potrebbe essere più breve di quanto pensiamo.
Superata la soglia critica nelle terapie intensive
Un altro dato molto preoccupante è quello che riguarda le terapie intensive. Perché se rispetto a ieri i ricoveri nei reparti di degenza ordinaria sono calati, quelli delle terapie intensive sono invece aumentati di dieci unità in più. Un numero che potrà sembrare non molto alto, ma che va a gravare sulle terapie intensive degli ospedali,dove la soglia critica è già stata superata. Già ieri, con i ricoveri a 308 (oggi sono saliti a 118), si è arrivati al 32% dei posti attivati. La linea da non oltrepassare per finire in zona rossa è stata fissata al 30% dall'Istituto superiore della sanità. Per la prima volta il Lazio ieri l'ha oltrepassata di due punti percentuali. E, se il trend ricoveri/dimissioni non si inverte, la situazione potrebbe andare peggiorando.

Nel Lazio preoccupano i ricoveri
A preoccupare nel Lazio è soprattutto il numero di ricoveri negli ospedali. La Regione ha messo a disposizione dell'emergenza Covid 5300 posti letto, ma se le persone che entrano nei reparti ordinari e in terapia intensiva non diminuiscono, saranno guai. Ad ammetterlo è stata la stessa Regione Lazio, dove l'Rt si avvicina molto a 1, il trend dei contagi è in leggera diminuzione, e il rapporto tra casi testati e positivi è il più basso d'Italia. Negli ospedali però la situazione non è rosea: i pronto soccorso sono sotto stress, e si verificano contagi anche tra gli operatori sanitari, che tra positivi e quarantene non possono prestare servizio negli ospedali. Con la conseguenza che mancando medici e infermieri, la situazione sta diventando poco gestibile.