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Blocca un’ambulanza e prende a pugni il medico: “Dovevamo soccorrere un bimbo, poi l’aggressione”

Stavano andando a salvare un bimbo di tre anni in codice rosso, ma l’ambulanza su cui viaggiavano sulla sua strada ha incontrato un automobilista che li ha bloccati e aggrediti.
A cura di Beatrice Tominic
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Vincenzo Di Girolamo, il medico del 118 aggredito.
Vincenzo Di Girolamo, il medico del 118 aggredito.

Paura sulla via Pontina dove un uomo di 30 anni ha bloccato un'ambulanza del 118 che stava andando a soccorrere un bambino di tre anni, in codice rosso. Il veicolo medico ha provato a farsi largo lungo la strada, con le altre automobili che si spostavano per farlo passare. Tranne una. L'automobilista trentenne, in evidente stato di alterazione, prima ha provato a bloccare più volte il passaggio. Poi ha aggredito gli operatori sanitari con spintoni e anche un pugno in pieno volto.

Blocca un'ambulanza e aggredisce il personale medico: cosa è successo

I fatti sono avvenuti nella serata di domenica scorsa, 15 giugno 2025, lungo la via Pontina nel territorio di Terracina, in provincia di Latina. L'ambulanza si stava precipitando verso il piccolo, che si trovava in un residence sul litorale, per soccorrerlo urgentemente, quando l'automobilista ha cercato di bloccare il passaggio. L'auto che ha tentato di fermare il traffico è prontamente stata superata dal mezzo medico. A quel punto, però, l'ha inseguito e fermato ancora, vicino a una rotatoria.

Il racconto del medico aggredito

A quel punto gli occupanti dei veicoli sono scesi in strada. "Prima ha spintonato la mia collega, che si trovava alla guida dell'ambulanza. Poi mi ha puntato e mi ha colpito in pieno volto – ha raccontato Vincenzo De Girolamo, il medico del 118 e già assessore di Terracina che ha raccontato l'accaduto sui social – Visto che non si spostava avevo già chiamato la polizia, sono arrivati poco dopo". A sua volta visitato dai colleghi, le ferite riportate sono state valutate con una prognosi di 10 giorni.

"E se avessi reagito? Noi medici, infermieri, autisti e soccorritori dei servizi d'emergenza non siamo ancora abbastanza tutelati", continua a spiegare. "Occorre più rispetto per chi un domani potrebbe essere su quel mezzo per soccorrervi o aiutare un vostro caro. Educhiamo i nostri figli ad apprezzare chi lavora in sirena perché restiamo in pochi a portare avanti questo mestiere", ha poi aggiunto il dottore.

L'arresto dell'aggressore

Una volta sul posto, la polizia ha arrestato l'aggressore. Sul caso si è espresso il consigliere regionale Enrico Tiero che ha chiesto maggiore sicurezza per i sanitari. Sono sempre di più le aggressioni nei confronti dei soccorritori sia durante le operazioni di soccorso che all'interno degli ospedali. Un altro episodio risale a sabato scorso, il giorno prima di quanto avvenuto a Terracina, ed è successo al policlinico di Tor Vergata dove un'infermiera è stata aggredita con da un paziente al pronto soccorso che l'ha presa a pugni facendola quasi svenire.

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