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Triplice omicidio a Prati (Roma)

Blitz femminista a Prati per le donne uccise da De Pau: “Diamo voce a chi non ce l’ha”

In occasione del 25 novembre, Non Una di Meno ha ricordato le tre donne uccise da Giandavide De Pau a Prati. “Abbiamo attraversato le strade in loro nome per essere la voce di tutte le donne che non hanno più voce”.
A cura di Natascia Grbic
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Questa notte le attiviste di Non Una di Meno hanno affissi manifesti nel quartiere Prati per ricordare Martha Torres, Li Yan Rong e Guo Xiuli, le tre donne uccise giovedì da Giandavide De Pau. "Per Martha, Yunxia e Yanrong e per chi non ha più voce", si legge nello striscione aperto in occasione del 25 novembre, giornata contro la violenza maschile sulle donne e di genere.

"Questa notte sono apparsi nel quartiere Prati manifesti e volantini con i nomi delle tre donne uccise la scorsa settimana nel quartiere – spiega Non Una di Meno – Abbiamo attraversato le strade in loro nome per essere la voce di tutte le donne che non hanno più voce. Nel 2022 contiamo 107 femminicidi, quelli avvenuti nel quartiere Prati di Roma sono rimasti anonimi per giorni sulle prime pagine dei giornali, i commenti si sono concentrati sul fatto che tutti sapevano ma nessuno ha fatto niente per sanare questa situazione ‘indecorosa e pericolosa'".

"La marginalità e l’invisibilità costringe le lavoratrici del sesso a nascondersi dai meccanismi repressivi delle leggi sulle migrazioni e di quelle che invocano il decoro – continuano – è sempre più urgente la necessità di uno scarto culturale, sociale e politico che combatta lo stigma nei confronti dellə sexworkers per garantire loro autodeterminazione, rispetto e tutele come persone e come lavoratrici".

Non Una di Meno aveva già preso parola nei giorni scorsi sui tre femminicidi, spiegando che "torna prepotentemente a galla un problema gigantesco e generale: la necessità di uno scarto culturale, sociale e politico che combatta lo stigma, prima di tutto, sia nella forma del pietismo che del disprezzo, nei confronti dellə sexworkers per garantire loro autodeterminazione, rispetto e tutele come persone e come lavoratrici".

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