Bimbo rom di 11 anni si presenta in caserma: “Mia mamma mi massacra di botte”

Un bambino rom di undici anni ha denunciato sua madre e l'ha fatta arrestare. Una spirale di maltrattamenti e soprusi, che si sarebbero consumati all'interno del campo rom di Tor Sapienza, nella periferia Est di Roma. Vittima un minorenne, che non gli è stato concesso di andare a scuola, ma che veniva sfruttato dai famigliari. A racconatare il quadro della violenza Leggo.it, secondo il quale il bambino avrebbe ricevuto percosse da parte di sua madre e dei suoi fratelli. Il piccolo nonostante la giovane età si è fatto forza da solo, ha trovato coraggio e si è rivolto alla caserma dei carabinieri di San Basilio, raccontando ai militari i maltrattamenti che subiva da tempo. I carabinieri, stupiti nel vedere presentarsi davanti un bambino così piccolo, da solo e con dei lividi presenti su viso e corpo, si sono preoccupati e lo hanno immediatamente preso in carico, contattando una piscologa in quanto minore.
Arrestata la mamma del bambino rom massacrato di botte
Durante l'incontro tra il bambino e i carabinieri nella caserma di San Basilio avvenuto in forma protetta, l'unidicenne ha racconatato quanto subito non solo da sua madre, ma anche dai suoi famigliari, che lo massacravano di botte, violenze continue che avvenivano quotidianamente, anche di notte, impedendogli di dormire, e che si trovava da anni costretto a sopportare senza che nessuno facesse nulla per lui. I carabinieri lo hanno ascoltato e hanno raccolto tutti i dettagli necessari al caso e, informato il Tribunale dei Minori su quanto emerso in sede d'interrogatorio, hanno proceduto a fermare la donna, una trentaseienne, che è finita in carcere di Rebibbia con l'accusa di maltrattamenti, dove si trova a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.