Bimbo rapito dalla madre e portato in Ucraina, il papà: “Aiutatemi a riportarlo in Italia”

Un bambino di nove anni è stato rapito da sua mamma e portato via dall'Italia in Ucraina. Il papà ha denunciato l'accaduto, chiedendo il supporto delle autorità preposte e ha lanciato un appello, per riavere indietro suo figlio, al quale ha risposto il consolato italiano. Una trattativa nei confronti della quale non è ancora arrivato un esito positivo, perché pare che da parte delle istituzioni ucraine non ci sia volontà di collaborare. La donna è accusata di sottrazione e trattenimento di minore all'estero da parte della procura della Repubblica di Roma, ma risulta irreperibile. I fatti raccontati da Il Messaggero risalgono al 2016, quando la donna, che ha perso la potestà genitoriale, ha sottratto il bambino al padre, portandolo nell'Est Europa. Giovanni, 54 anni, non sa più nulla di suo figlio dallo scorso febbraio, dall'invasione dell'Ucraina della parte della Russia ed è molto preoccupato.
Secondo quanto denunciato dall'uomo tra la coppia, la cui relazione era giunta al termine, esisteva da anni una controversia, nonostante il bambino avesse la sua vita radicata in Italia la donna avrebbe deciso senza il suo consenso, di portare via il piccolo per tornare nel suo Paese d'orgine. Denuncia che risale a sei anni fa e alla quale fa seguito da settimane l'irreperibilità del minore. Attualmente il bimbo si troverebbe nella provincia di Odessa. Una preoccupazione quella che sta affliggendo Giovanni, dell'assenza prolungata del figlio da casa, che è resa ancor più gravosa dal conflitto in atto in Ucraina, perché teme per la sua incolumità. "Ho paura che mio figlio possa morire" e sono mesi d'angoscia per il genitore, che spera di poter riabbracciare presto suo figlio. L'uomo ha inoltre spiegato che la procura di Belgorod si è rifiutata di andare a prendere il bambino e farglielo riavere.