Bimbo ferito nel Parco Papacci: Comune di Roma citato a processo come responsabile civile
L'amministrazione capiotolina è stata citata come responsabile civile nel processo sul ferimento del bimbo di sette anni all'interno di Parco Papacci, anche noto come Parco della Pace, nel XV Municipio di Roma. La vicenda, che vede come imputati cinque dipendenti comunali, risale al 28 luglio del 2017, a raccontarla Il Messaggero. Si tratta di una posizione per la quale il Comune di Roma, qualora il giudice lo stabilisse, si troverebbe a pagare il risarcimento del danno nei confronti dei famigliari del piccolo, caduto per la mancata manutenzione e lo stato di abbandono della pista di pattinaggio. Tra gli imputati cinque persone, il funzionario del Campidoglio, dipendenti del Municipio XV e il titolare della ditta incaricata dei lavori di manutenzione sui quali pendono le accuse di cooperazione colposa in lesioni personali aggravate e omesso collocamento di segnali. Secondo la procura, visto lo stato in cui si trovava il vecchio corrimano, andava sostituito, ragione per cui la pista non era in condizioni di sicurezza necessarie o comunque, avrebbero dovuto mettere un cartello, per segnalare ai cittadini che l'area non era sicura, indicazione invece assente.
Bimbo caduto nel parco e finito in coma
Il giorno in cui sono accaduti i drammatici fatti che hanno portato a danni permanenti sul bambino il piccolo si trovava nel parco in compagnia della mamma e stava giocando all'interno dell'area verde di via Veientana, quando si è appoggiato ad un corrimano pericolante nei pressi della pista di pattinaggio ed è caduto, battendo la testa. Soccorso e trasportato in ospedale al Policlinico Agostino Gemelli di Roma, è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico alla testa ed è finito in coma per una settimana. Il bambino si è risvegliato e si è ripreso lentamente, dopo una lunga riabilitazione.