Bimba di 8 anni oggetto sessuale di mamma e patrigno, la costringevano a toccare i genitali

Una donna e un uomo sono finiti a processo e dovranno rispondere di violenza sessuale. Vittima è una bambina di otto anni, a comparire davanti ai giudici saranno sua mamma e il patrigno, tutti e due accusati di averla abusata. La piccola sarebbe stata costretta a preliminari e atti sessuali, violenze che sono andate avanti per quattro lunghi anni. La madre della bambina, oggi in libertà, dovrà rispondere di violenza sessuale aggravata e rischia di finire in carcere in caso di condanna. La prossima udienza è fissata a giugno 2025.
La bimba usata come oggetto sessuale
I fatti risalgono all'arco temporale compreso tra il 2017 e il 2021. Come riporta Il Corriere della Sera la bambina è stata ascoltata nell'ambito di un'udienza protetta nel 2022. Allora era già salva da sua madre e dal patrigno, affidata ad una casa famiglia del territorio. Da quanto è emerso la piccola veniva usata dalla coppia come un oggetto sessuale nei loro rapporti intimi, era costretta ad accarezzare i genitali del patrigno.
La bambina tolta alla madre e affidata ad una casa famiglia
La bambina è rimasta per anni in una spirale di violenze continue, vittima di chi invece avrebbe dovuto prendersi cura di lei. È stata tolta alla madre ed affidata ad una casa famiglia. Il pubblico ministero della Procura, che ha svolto le indagini sul caso, ha ascoltato come testimone il responsabile della casa famiglia.
Quest'ultimo ha spiegato che la bambina, arrivata nella struttura adolescente, era in condizioni psicologiche gravi per gli abusi subiti in un'età particolarmente delicata, che segna il passaggio tra infanzia e adolescenza. Fondamentale è stato il lavoro degli psicologi della casa famiglia, che si sono occupati di ricostruire il suo equilibrio. Ora si attende la decisione dei giudici sulla coppia, la madre della bambina, accusata violenza sessuale aggravata, al momento è libera, ma rischia di finire in carcere in caso di condanna.