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Bambini intossicati in piscina, indagato per lesioni gravi il gestore del centro sportivo

Il gestore del centro sportivo alla Borghesiana, dove cinque bambini sono rimasti intossicati, è indagato per lesioni gravi. La piscina è stata sequestrata, disposte analisi sulle acque.
A cura di Natascia Grbic
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Christian S., il titolare della piscina in via della Capanna Murata dove cinque bambini sono rimasti intossicati a causa del cloro, è stato iscritto sul registro degli indagati con l'accusa di lesioni gravi. La decisione della procura è arrivata oggi dopo il sequestro della piscina, effettuato al fine di disporre tutti gli accertamenti necessari al fine di capire cosa sia accaduto e per quale motivo sia stato rilasciato all'improvviso così tanto loro. Insieme agli agenti della Polizia Scientifica e del commissariato Casilino, anche gli ispettori della Asl. Sono state disposte analisi ed esami su un campione d'acqua, i cui risultati arriveranno nei prossimi giorni.

Nell'incidente avvenuto la mattina del 2 giugno nel centro sportivo alla Borghesiana sono rimasti intossicati cinque bambini. Uno in particolare, di nove anni, versa in condizioni molto gravi al Policlinico Umberto I. Il piccolo è ancora in coma farmacologico, e i medici stanno aspettando per risvegliarlo. Il pericolo è che abbia riportato danni neurologici a causa della prolungata esposizione al cloro. Gli altri fratelli e sorelle, invece, stanno meglio.

A chiamare i soccorsi è stato proprio il titolare del centro sportivo. Non appena ha visto i piccoli stare male ha chiamato l'ambulanza, con i soccorritori arrivati immediatamente sul posto per portare i bambini in ospedale. Sin da subito le condizioni del bambino di nove anni hanno destato preoccupazione.

‘Quando siamo usciti dall'acqua, tossivamo tutti. Mia mamma ci ha lavati tutti, ci ha fatto bere acqua e sputare – il racconto di uno dei piccoli all'Adnkronos -. Eleonora piangeva e tossiva, ma poi si è ripresa. Mattia però era piegato, come chiuso a chiocciola. Gli infermieri dell'ambulanza gli hanno chiesto se dovesse vomitare e lui ha risposto che stava provando a respirare, ma non riusciva. Ci hanno controllato tutti, ci hanno misurato la pressione e ci hanno portato in ospedale. Mattia ed Eleonora, che erano più gravi, in barella".

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