Bambina di tre anni ha le convulsioni e muore nel suo lettino

Una bambina di tre anni è morta dopo una crisi convulsiva, mentre era nel suo lettino. La tragedia è avvenuta all'interno di un'abitazione nel quartiere San Paolo, nel quadrante Sud di Roma. Per la bimba non c'è stato purtroppo nulla da fare, nonostante la richiesta d'aiuto da parte dei genitori e il pronto intervento del personale sanitario giunto sul posto con diversi mezzi di soccorso. Secondo quanto riporta Il Messaggero.it, la piccola la sera prima stava bene, non mostrava alcun segno di malessere. Aveva preso il latte e i genitori l'avevano messa a dormire nel suo lettino, come ogni sera. Ma la mattina seguente poco prima delle ore 8 è arrivata la chiamata al Numero Unico delle Emergenze 112, con la richiesta urgente d'intervento. Quando la mamma l'ha raggiunta per svegliarla infatti, si è subito accorta che qualcosa nella figlioletta non andava: respirava a fatica e aveva le labbra cianotiche, in preda a quella che è sembrata essere una crisi convulsiva. Arrivati sul posto i sanitari hanno fatto di tutto nel tentativo di salvarla, purtroppo senza esito. Il personale sanitario partito dagli ospedali San Camillo e Sant'Eugenio ha fornito indicazioni utili ai genitori per telefono durante tragitto e una volta raggiunta l'abitazione ha tentato diverse manovre e punture. Ma la bimba è morta.
Indagini sulla morte della bimba
Gli accertamenti sul decesso della bambina di San Paolo sono in corso, per capire le cause che hanno portato alla morte, forse vittima delle cosiddette ‘morti in culla'. La Sudden Infant Death Syndrome (SIDS) come riporta il sito web dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù "è la morte improvvisa e inspiegabile di un bambino. È più frequente tra uno e cinque mesi di età e rappresenta una delle cause principali di morte nel primo anno di vita. Le cause non sono ancora note, ma ci sono alcune condizioni e fattori di rischio che ne aumentano la probabilità". In attesa che venga fatta luce sulla vicenda amici conoscenti e vicini di casa si sono stretti intorno al dolore dei genitori.