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Attrezzature vecchie e troppa attesa: Agenas boccia ospedali Umberto I, San Giovanni e San Camillo

L’Agenas, Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, ha redatto il report sugli ospedali pubblici in Italia: agli ultimi posti le tre strutture nel Lazio.
A cura di Beatrice Tominic
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Secondo Agenas, sono i peggiori ospedali fra i 53 analizzati in tutta Italia: il San Giovanni Addolorata, il Policlinico Umberto I e il San Camillo Forlanini sono fra i cinque ospedali monitorati nella Regione Lazio. Nessuno di questi tre, però, è stato valutato positivamente dall'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali: seguendo il Modello di valutazione multidimensionale della performance manageriale nelle aziende ospedaliere, infatti, non raggiungono la sufficienza: fra le note dolenti, soprattutto le apparecchiature troppo vecchie. I principali requisiti presi in considerazione per stilare il report, reso noto qualche giorno fa, sono quelli di accessibilità, governance, sostenibilità economica, investimenti e personale.

Gli anni presi in considerazione per le valutazioni, invece, sono tre, per la maggior parte, di piena pandemia di coronavirus: il 2019, il 2020 e il 2021.

I tre ospedali romani bocciati dall'Agenas

Secondo quanto riportato nel documento, la valutazione più scarsa del San Giovanni Addolorata, è quella con cui è stata giudicata l'accessibilità: tempi di attesa troppo lunghi prima di accedere al pronto soccorso, valutati con giudizio basso e troppo basso. Il personale, invece, è stato giudicato come medio, anche se, secondo i pazienti, sarebbe in diminuzione. Media, al San Camillo, la valutazione sull'accessibilità; fra medio e alto il giudizio sul personale. Diversamente, invece, al Policlinico Umberto I l'accessibilità raggiunge un livello alto, ma il personale non arriva a quello medio.

Crociale per tutte e tre le strutture sanitarie, infine, lo stato dei macchinari e delle apparecchiature, sempre più vecchie e poco innovative.

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