Arrestata dirigente della Asl Roma 6: ha prodotto falsi referti di pap test mai fatti

Faceva delle false certificazioni che attestavano lo screening oncologico femminile per aumentare i risultati dell'ufficio del quale era a capo e per potenziare la sua posizione all'interno della Asl Roma 6. Una dirigente medico è stata arrestata stamattina presto. A dare esecuzione alla misura di custodia cautelare ai domiciliari martedì 31 maggio sono stati i carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità (Nas) di Roma insieme ai colleghi di competenza territoriale, su disposizione del giudice delle indagini preliminari, che ha ritenuto il provvedimento necessario. La dirigente è infatti accusata di aver prodotto falsi referti che attestavano avvenuti pap-test alla cervice uterina. Accertamenti che la Regione Lazio mette a disposizione peridicamente in forma gratuita per le pazienti e fondamentali per individuare la presenza del papilloma virus e diagnosticare precocemente displasie, ossia crescite anomale e disordinate delle cellule, che possono trasformarsi nel tempo nel tumore al collo dell'utero.
La dirigente incastrata dalle intercettazioni
Gli esami che la dirigente registrava in realtà non sono stati effettuati e le pazienti erano all'oscuro dell'accaduto. I falsi certificati prodotti venivano inseriti nella piattaforma regionale ‘Sipso' all'interno della banca dati. L'obiettivo era dimostrare di lavorare di più e migliorare la propria posizione all'interno dell'azienda sanitaria Roma 6, dove prestava servizio. Le preseunte responsabilità a carico del medico sono emerse a seguito di un'indagine condotta dai Nas, che si sono serviti di intercettazioni ambientali audio, video e telefoniche. Registrazioni che hanno permesso agli investigatori di venire a conoscenza dei comportamenti scorretti della dirigente e ricostruire il quadro della vicenda che vede coinvolta un'azienda sanitaria territoriale.