Antico Caffè Greco, sequestrati arredi storici per 8 milioni di euro: “Non dovevano essere spostati”

Un nuovo episodio nella tortuosa vicenda giudiziaria che riguarda l'Antico Caffè Greco di via Condotti, uno dei più antichi e famosi di Roma. Sono stati sequestrati i mobili e gli arredi di prestigio che si trovavano all'interno del locale, ma che erano stati portati via dagli ex gestori in causa con la proprietà. I beni oggetto di sequestro, fra cui si contano dipinti, sculture ed oggetti di antiquariato rappresentativi della Roma settecentesca, sono, così come il locale, sottoposti a vincolo storico-culturale.
Mobili e arredi spostati senza il parere della Soprintendenza
Il decreto è stato eseguito dai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (Tpc), con la collaborazione del personale della Soprintendenza Speciale Abap. Mentre era stato emesso dal gip su richiesta dei magistrati, coordinati dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo e dal pubblico ministero Claudio Sant'Angelo. Da qualche mese gli arredi non si trovavano più all'interno dell'immobile al numero 86 di via Condotti, la strada dello shopping di lusso a pochi passi da piazza di Spagna.
L'attuale locatario Carlo Pellegrini aveva portato questi beni mobili in due diversi depositi, a sua detta per preservarli da danni all'impianto elettrico. Questo, però, senza ottenere il previsto consenso della Soprintendenza capitolina. Gli arredi, del valore complessivo di 8 milioni di euro, sono considerati di stretta pertinenza rispetto agli ambienti dell'immobile storico e perciò sono per legge inamovibili. Spostandoli, l'ex gestore li avrebbe messi a rischio di dispersione o danneggiamento, violando così il Codice di beni culturali e del paesaggio. Pellegrini, titolare dell'Antico Caffè Greco insieme alla mogli Flavia Iozzi, è ora indagato.
Antico Caffè Greco: una vicenda giudiziaria che va avanti da 8 anni
L'intervento di carabinieri e Soprintendenza ha anche permesso di effettuare un nuovo censimento dei beni, che sono poi stati portati in depositi sicuri in attesa tornare presto nella loro originale collocazione al numero 86 di via Condotti. Il sequestro potrebbe velocizzare la risoluzione di una battagli legale fra la gestione e la proprietà, ovvero l'Ospedale Israelitico di Roma, che va avanti da otto anni. Il contratto di affitto è scaduto nel 2017 e nel luglio 2024 la Corte di Cassazione ha chiuso la causa dando ragione alla proprietà. Un nuovo tentativo di sfratto, il quarto, era stato fissato per lunedì 22 settembre 2025, ma ancora una volta si è risolto in un nulla di fatto.
Una nuova udienza è stata fissata il 26 novembre e i primi di dicembre dovrebbe concretizzarsi lo sfratto esecutivo. A quel punto i mobili dovrebbero tornare nel locale e forse potrà ricominciare la storia, lunga 265 anni, dell'Antico Caffè Greco.