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Anello pedonali, piste ciclabili e balconate: come saranno i Fori Imperiali

A vincere il bando internazionale di progettazione ‘La nuova passeggiata archeologica’ è stato lo studio romano Labics di Maria Claudia Clemente e Francesco Isidori.
A cura di Natascia Grbic
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Il progetto di Labics
Il progetto di Labics

Un grande anello pedonale che abbraccerà l'area dei Fori Imperiali, e una passeggiata archeologica che unirà le zone di Colosseo, Celio, Palatino, Terme di Caracalla, Circo Massimo e Campidoglio. L'ambizioso progetto,  che riprende l'idea della passeggiata di fine Ottocento del ministro Baccelli, è stato presentato questa mattina ai Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali, alla presenza del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, del Sindaco di Roma Roberto Gualtieri e del Sovrintendente Capitolino Claudio Parisi Presicce.

A vincere il bando internazionale di progettazione ‘La nuova passeggiata archeologica' è stato lo studio romano Labics di Maria Claudia Clemente e Francesco Isidori. Il progetto prevede la pedonalizzazione dell'area dei Fori Imperiali, che sarà impreziosita da balconate, aree verdi e percorsi sopraelevati. Niente macchine, taxi o autobus: anche se, ha dichiarato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, dovrà prima essere aperta la fermata metro di piazza Venezia.

"Nel protocollo, firmato da me e dal sindaco Roberto Gualtieri, sono stati fissati alcuni punti cardine e imprescindibili per l'intervento che si andrà a realizzare – ha dichiarato il ministro Sangiuliano -. Tra questi  il rispetto del vincolo storico di via del Fori Imperiali, già concepito in epoca napoleonica con i progetti affidati prima a Giuseppe Valadier e Giuseppe Camporesi e poi all'architetto francese Louis-Martin Berthault, il primo a proporre un asse lineare tra Campidoglio e Colosseo, con un progetto particolarmente interessante anche per la sua capacità di ricomporre gli scavi archeologici in un disegno unitario.
Idea ribadita anche nei successivi piani a partire da quello redatto dall'ingegner Viviani e firmato da Agostino Depretis nel 1883, in cui si assicurava il collegamento e la salvaguardia della visione prospettica che si ha del Colosseo da piazza Venezia".

"Non ci saranno altre chiusure dell'area, mano a mano che il progetto verrà realizzato dovrà essere attuato, ma non appare, da quello che vedo, un cantiere particolarmente impegnativo da questo punto di vista", le parole di Gualtieri. "Via dei Fori Imperiali è già chiusa al traffico privato, vi circolano autobus e taxi. Questo resterà anche a progetto realizzato".

Per quanto riguarda i tempi, "possono variare a seconda dei passaggi di conferenza servizi, progetto preliminare e poi esecutivo e, infine, i lavori. A occhio non mi sembrano interventi che richiedono lavori molto complessi. C'è la fase di progettazione preliminare ed esecutiva, che non è uno scherzo. Però penso che qualcosa possa essere pronta persino prima del Giubileo e il resto può essere fatto nel corso dei mesi successivi. I tempi, sulla carta, non appaiono troppo lunghi perché, a differenza di altri progetti, non si richiedono lavori in profondità. Ma comunque vanno studiati tanti aspetti".

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