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Andrea Bossola è il nuovo direttore generale di Ama: è stato manager di Acea fino al 2017

Andrea Bossola è il nuovo direttore generale di Ama, ma rischia il processo per disastro ambientale: era direttore dell’Area Industriale di Acea durante gli approvvigionamenti del 2017 dal lago di Bracciano.
A cura di Beatrice Tominic
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Foto da Facebook
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Il nuovo direttore generale di Ama S.p.a., la società che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti a Roma è l'ingegnere idraulico Andrea Bossola. Dallo scorso 15 novembre, il ruolo di direttore generale facente funzioni era stato ricoperto dal dottor Maurizio Pucci. Bossola, appena arrivato ai vertici di Ama, si trova a dover fronteggiare quasi 5mila tonnellate di rifiuti che vengono prodotti quotidianamente nella città di Roma, a circa un mese dalla chiusura obbligata della discarica di Albano.

L'indagine per disastro ambientale

L'ingegnere idraulico Andrea Bossola per anni, dal 2013 al 2017, ha lavorato come Direttore dell'Area Industriale Acea. Proprio per il suo ruolo nell'azienda, Bossola, come si legge in un articolo de il Corriere della Sera, è stato rinviato a giudizio con l'accusa di disastro ambientale per gli approvvigionamenti d’acqua dal lago di Bracciano nel 2017, insieme ad altre 16 persone. Per contrastare la siccità che nel corso di quell'anno si era abbattuta sulla capitale, furono effettuati numerosi prelievi dal lago di Bracciano, riserva idrica di Acea in caso di necessità: secondo comitati, sindaci e Regione, le modalità e le quantità di questi approvvigionamenti avrebbero causato morie di pesci e alghe, con il conseguente danneggiamento dell'ecosistema del lago.

La preoccupazione del M5S e la risposta del Pd

Una volta appresa la nomina di Bossola, l'ex presidente della commissione Ambiente, il pentastellato Daniele Diaco ha commentato con stupore e un po’ di preoccupazione: "Una scelta, quella compiuta dall’amministratore delegato Piazza, che ci lascia perplessi e che reputiamo del tutto inopportuna dal momento che Bossola è attualmente indagato." Il Campidoglio, in risposta, ha specificato che non è indagato: "Ha ricevuto un avviso di garanzia come consigliere di Ato 2 – poi ha aggiunto – Al momento della decisione su Bracciano, inoltre si era già dimesso."

Il processo di selezione

La nomina è arrivata dall'amministratore unico di Ama, Angelo Piazza, dopo un processo di selezione che si è articolato in due diverse fasi. All'inizio, come ha fatto sapere Ama in una nota, una società specializzata in ricerca del personale manageriale ha ammesso alla selezione i profili migliori, valutandone prima le caratteristiche generali, professionali e preferenziali di ammissione. Poi le candidature selezionate sono state valutate anche da una commissione tecnica che ne ha approfondito “gli aspetti motivazionali e le specifiche competenze rispetto al profilo ricercato".

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