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Alessia Sbal travolta e uccisa sul Gra, le indagini: camionista accusato anche omissione di soccorso

Si trova ai domiciliari il camionista che avrebbe investito Alessia Sbal: gli viene contestato il reato di fuga dopo l’incidente, al vaglio anche l’ipotesi per omicidio stradale.
A cura di Beatrice Tominic
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Alessia Sbal
Alessia Sbal

Continuano le indagini sulla morte di Alessia Sbal, la 43enne travolta e uccisa domenica scorsa sul Grande Raccordo Anulare all'altezza dello svincolo per via Boccea. Il conducente del tir che l'ha investita, a cui viene contestato il reato di fuga dopo l'incidente, definito dall'articolo art. 189, comma 6 del Codice della Strada, potrebbe aver agito volontariamente. Questo è quanto vogliono appurare i magistrati: verificare se il camionista, che attualmente si trova ai domiciliari ed è ancora al vaglio per l'ipotesi di omicidio stradale, abbia compiuto manovre pericolose una volta salito nuovamente a bordo del mezzo.

I due, Alessia e il conducente del tir, si sarebbero fermati quella sera in corsia di emergenza dopo che il camion aveva urtato la Fiat Panda della donna. I due avrebbero litigato e il camionista sarebbe salito a bordo del tir, ripartendo superando l'utilitaria e travolgendo la donna.

Le indagini in corso

Continuano le indagini per cercare di fare chiarezza su quanto accaduto lo scorso 4 dicembre: i magistrati stanno cercando di raccogliere tutti gli elementi per ricostruire la dinamica dell'incidente fatale. Molte le prove di cui si stanno servendo, dalle tre chiamate di Alessia con il 112 a quella con la sua amica in cui si sente la 43enne prendersela proprio con il conducente del tir. "Dove vai? Fermati, fermati, non mi venire addosso", avrebbe urlato mentre si trovava alla guida. La prima chiamata alle forze dell'ordine, della durata di 23 secondi, sarebbe partita proprio dal telefono di Alessia. Le altre due, invece, sono arrivate dal 112 ad Alessia: la seconda dura un minuto. Alla terza la donna non è mai riuscita a rispondere.

Appena eseguito il fermo nei confronti del camionista, avrebbe dichiarato di non essersi accorto di niente: gli inquirenti continuano ad approfondire quanto accaduto. Le ultime parole della donna, contenute in una registrazione telefoniche, sembrano inchiodare l'uomo che avrebbe ucciso deliberatamente Alessia Sbal.

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