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“Aiuto, mi hanno rapinato”: finge di essere aggredito mentre va in banca e ruba l’incasso del lavoro

Ha finto di essere stato aggredito mentre stava portando l’incasso in banca: “Hanno minacciato di uccidermi”, ha detto al datore di lavoro. Ma a rubare il denaro è stato lui.
A cura di Beatrice Tominic
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Immagine di repertorio
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Un'aggressione per rubargli l'incasso dei giorni di lavoro mentre stava andando a depositarlo in banca. È quanto raccontato da un benzinaio lo scorso gennaio nel Viterbese. L'uomo ha sporto denuncia e sono scattate le indagini. Le verifiche da parte della polizia di Stato, però, ha permesso di ricostruire quanto accaduto. A rubare l'incasso, secondo quanto è emerso dai controlli, non ci sarebbe nessun aggressore armato. Ma lo stesso benzinaio che ha creato una messinscena per scappare col bottino.

Aggredito mentre porta in banca l'incasso: cosa è successo

I fatti risalgono a qualche mese fa, allo scorso gennaio, quando un benzinaio, incaricato dal datore di lavoro di versare l'incasso in banca, ha raccontato di essere stato aggredito. "Stavo andando a versare gli incassi dell'azienda in banca, avevo appena parcheggiato la mia macchina, quando sono stato aggredito – ha raccontato il benzinaio agli agenti della Polizia di Stato di Viterbo, che ha raccolto la sua denuncia – Mi sono arrivati tre pugni al volto da un uomo incappucciato. Poi mi ha minacciato con un coltello e si è fatto consegnare una mazzetta di denaro dell'incasso giornaliero prima di scappare".

La denuncia alla polizia e la scoperta della messinscena

Gli agenti, come si legge nella testata locale di Tuscia Web.eu, sono intervenuti lo scorso 24 gennaio 2025 dopo la segnalazione di una rapina a Viterbo, ai danni di un dipendente di un distributore di carburante che ha sporto denuncia negli uffici della Squadra Mobile della Questura di Viterbo che ha avviato le indagini per ricostruire l'accaduto e individuare i responsabili. Nel corso delle verifiche, però, gli agenti hanno notato delle incongruenze nel racconto dell'uomo.

Messo alle strette e riascoltato dagli agenti, ha poi ammesso le proprie responsabilità e ha confessato di aver inscenato la finta rapina per sottrarre il denaro. Nei suoi confronti è scattata la denuncia in stato di libertà all’autorità giudiziaria per i reati di simulazione di reato e appropriazione indebita.

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