Agenti della polizia locale aggrediti a calci e a morsi da un commerciante abusivo a Ponte Mammolo

Un commerciante abusivo di Ponte Mammolo ha aggredito e ferito due vigili urbani che erano intervenuti per smantellare un mercatino abusivo. L'uomo, di nazionalità pakistana e già noto alle forze dell'ordine, è stato arrestato per aver reagito con violenza ai controlli.
Un vigile è stato preso a calci, pugni e morsi e ha riportato la frattura del setto nasale. Un altro ha riportato diverse ferite da morsicatura a una gamba. Oltre all'arresto gli agenti della polizia locale hanno sequestrato più di 1300 prodotti messi in vendita illegalmente, tra cinte, zaini, occhiali, marsupi, ombrelli, orecchini, bracciali, catenine, rasoi elettrici e accessori di telefonia. "Mercoledì scorso, in circostanze simili, era stato aggredito riportando frattura di una costola e del capitello radiale del braccio sinistro, episodi questi che testimoniano quanto aggressivi e violenti siano ormai divenuti i manovali del commercio illegale e quanto di conseguenza delicato sia intervenire da parte delle forze dell'ordine e dei corpi di polizia cittadini, spesso privi delle necessarie tutele a causa di un contratto che li estromette dalla categoria delle forze di polizia", ha denunciato il segretario romano del sindacato di polizia Sulpl, Marco Milani.
"Il bilancio delle ossa rotte della scorsa settimana, nella sola Capitale è impressionante, tra donne ed uomini che ci hanno rimesso la salute chi di una costola, chi di un gomito, chi del setto nasale: e questo solo per aver fatto diligentemente il proprio lavoro. È paradossale che chi è chiamato a garantire la sicurezza dei cittadini a propria volta sia privo di sicurezza. Il governo si decida a intervenire mettendo mano con decreto a una legge di riforma che equipari contratti, garanzie e tutele dei poliziotti locali a quelli delle altre forze dell'ordine e fissi standard minimi di strumenti e formazione per tutti gli agenti dei comuni d'Italia, necessità improcrastinabili specialmente nelle nostre metropoli dove da un semplice controllo, troppo spesso scaturisce una corsa al pronto soccorso", ha aggiunto.
"Questi fatti non possono più essere considerati episodi isolati. La quotidianità ci racconta una realtà ben diversa: quella di donne e uomini in divisa che operano in condizioni sempre più rischiose, troppo spesso privi delle necessarie tutele giuridiche, contrattuali e operative. E' paradossale che chi è chiamato a proteggere i cittadini sia a sua volta privo di protezione e inaccettabile che la polizia locale, pur svolgendo funzioni di ordine pubblico e sicurezza, sia ancora esclusa dalla piena equiparazione con le altre forze dell'ordine. Ribadiamo con forza che l'assenza di una riforma nazionale della Polizia Locale rappresenta una lacuna grave e non piu' tollerabile. Il governo intervenga con urgenza, senza ulteriori indugi, per colmare questo vuoto normativo e garantire agli agenti locali gli strumenti, la formazione e le tutele che meritano", ha commentato in una nota il consigliere capitolino di Azione, Antonio De Santis.