Accoltellata dal marito a Ladispoli, l’annuncio: “Silvia sta bene, vuole riabbracciare la figlia”
Nonostante le profonde e tante ferite, Silvia ce l'ha fatta. È fuori pericolo di vita e ha iniziato la fisioterapia per la riabilitazione. Lo ha annunciato l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato: "Questa mattina insieme all'équipe di medici che si è presa cura della donna per tutto il periodo di degenza, sono andato a trovare Silvia portandole un mazzo di fiori. La donna di Ladispoli vittima, assieme alla figlia, di una violenta aggressione da parte del marito, è ricoverata presso l'Azienda ospedaliera San Camillo di Roma. Non vede l'ora di riabbracciare sua figlia e di poter uscire a rivedere il sole per ricominciare una nuova vita insieme a lei. Continuerà ad essere seguita anche da una équipe di psicologi. Oggi è una bellissima giornata, auguro a Silvia e a sua figlia un futuro roseo, lontano da episodi di violenza come questo e desidero ringraziare i professionisti dell'Azienda Ospedaliera San Camillo che hanno salvato la vita a Silvia".
Accoltellamento a Ladispoli, le indagini delle forze dell'ordine
Anche la figlia 17enne della donna si è svegliata dal coma farmacologico ed è in buone condizioni di salute. È ricoverata all'ospedale Bambino Gesù di Palidoro. "Papà voleva ucciderci. Ha cercato di uccidere mamma e poi me", ha raccontato. Stando a quanto ricostruito, il papà è andato a casa delle due donne (lui e Silvia si erano separati e da poche settimane non viveva più nell'appartamento), ha cominciato a litigare con la moglie, ha preso un coltello da cucina e ha colpito entrambe. Insanguinata e gravemente ferita, la figlia 17enne è scappata e si è rifugiata a casa dei vicini. Il papà ha poi tentato di togliersi la vita con una coltellata al torace.