Abusi sui figli minorenni degli amici: confermata la condanna a 8 anni per l’ex colonnello dell’Esercito

Aveva conquistato la loro fiducia presentandosi come uno “zio affettuoso”, ma dietro quella facciata da amico di famiglia si nascondeva altro. La Corte d’Appello di Roma ha confermato la condanna a otto anni di reclusione per l’ex colonnello dell’Esercito, oggi sessantenne, accusato di violenza sessuale aggravata su minori. L’uomo aveva abusato di due ragazzini di 12 e 14 anni, figli di amici, tra il 2018 e il 2021.
Confermata la sentenza di primo grado
La sentenza d’appello conferma integralmente la decisione del tribunale di primo grado, che aveva sottolineato la particolare gravità dei fatti: un abuso reiterato nel tempo, compiuto da un uomo considerato “insospettabile” e protetto da una reputazione irreprensibile. La pm Daniela Cento aveva chiesto una condanna a 10 anni, ridotta a 8 dai giudici. Oltre alla pena detentiva, l’ex colonnello è stato condannato al risarcimento di 90mila euro in favore delle due vittime e all’interdizione perpetua dai luoghi frequentati da minori.
Gli avvocati di parte civile: "In carcere il più a lungo possibile"
Gli avvocati delle parti civili, Elisabetta Perugini e Fabio Belardi, hanno espresso soddisfazione per la conferma della condanna. "L’unico posto in cui queste persone devono stare è il carcere, e il più a lungo possibile", ha detto l’avvocata Perugini. Belardi ha aggiunto: "Le sofferenze non hanno colpito solo il minore oggetto della violenza, ma l’intera famiglia, che ha perso un componente a causa di una malattia insorta proprio nel corso del processo". Con la conferma della condanna, l’ex colonnello resterà in carcere, dove si trova già da tempo per una misura cautelare.
Colonnello dell'esercito abusa dei figli dei suoi amici: l'apertura delle indagini
La vicenda era emersa dopo la denuncia dei genitori delle vittime, sconvolti dai racconti dei figli. Secondo le indagini della Squadra Mobile di Roma, coordinate dalla procura, l’ex ufficiale approfittava della fiducia dei genitori e dell’affetto dei ragazzi per avvicinarli. Li invitava a uscire, si mostrava disponibile, li portava in gita o in auto con la scusa di un giro sulla sua macchina sportiva. Ed è lì che, secondo gli inquirenti, si consumavano gli abusi.
L'ex colonnello: "Mi prendo le mie responsabilità. Sto provando a cambiare"
Gli episodi si sarebbero ripetuti anche durante alcune vacanze in Sardegna, a Porto Rotondo, dove l’ex colonnello era solito trascorrere lunghi periodi. Gli investigatori non escludono che le vittime possano essere più di due. Durante il processo di primo grado, celebrato con rito abbreviato, l’uomo aveva ammesso le proprie responsabilità, dichiarando davanti ai giudici: "Mi prendo la responsabilità di quello che ho fatto. Nel mio percorso di vita ho combattuto una certa inclinazione che non ero capace di gestire. Ora, con l’aiuto del carcere e degli psicologi, ci sto provando".