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Abusi sessuali su tre bambini: arrestato un colonnello dell’Esercito

Un colonnello dell’Esercito italiano è finito in manette ed è in carcere per violenza sessuale su minori. L’uomo di 55 anni ha abusato di adolescenti tra i 13 e i 14 anni, approfittando della sua posizione per conquistarsi la fiducia dei genitori, palpandoli e tentando un approccio fisico con loro.
A cura di Alessia Rabbai
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Un cinquantacinquenne romano, colonnello dell'Esercito italiano è stato arrestato per violenza sessuale su minori in flagranza di reato e portato in carcere. A rendere esecutiva la misura di custodia cautelare gli agenti della Polizia di stato, a seguito dell'ordinanza emanata dal giudice delle indagini preliminari, che ha accolto la richiesta della Procura. L'uomo, data la sua posizione autorevole, aveva ottenuto la fiducia di coppie di amici, i quali gli chiedevano, quando avevano bisogno, di occuparsi dei loro bambini. Così il cinquantacinquenne era diventato una sorta di ‘baby sitter-zio', ma dietro alla finta immagine di persona corretta e disponibile che si era creato per ingannare gli adulti, si nascondevano tentativi di violenza nei confronti dei minori che gli venivano affidati. Come racconta IlMessaggero, trascorreva infatti del tempo con ragazzi tra i 13 e i 14 anni, accompagnandoli a fare sport, andandoli a riprendere e ospitandoli a casa propria, quando i genitori erano assenti. In quei frangenti abusava sessualmente di loro, coinvolgendoli in giochi nei quali si proponeva di testare la loro postura o di valutarne la crescita corporea, mentre approfittava per palparli ed avere un approccio fisico con loro.

I bambini temevano che facesse del male ai genitori

Le indagini sul colonnello sono scattate a seguito della segnalazione di una coppia. I genitori di un bambino di cui si era occupato, suoi conoscenti, notando un comportamento strano del proprio filio e diverso dal solito, si sono insospettiti e, parlando con l'adolescente, hanno segnalato l'accaduto alle forze dell'ordine, trovando anche alcune chat e recandosi al Commissariato di Polizia. Dai racconti delle vittime di abusi è emerso come il loro stare in silenzio su ciò che accadeva quando si trovavano con l'uomo era dovuto alla paura di ritorsioni nei confrnti dei propri genitori per il ruolo ch'egli ricopriva e perché aveva una pistola. Il colonnello arrestato era già stato indagato e poi prosciolto in un'inchiesta su un giro di pedofilia che riguardava bambini rom.

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