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A Roma un municipio ha esposto la bandiera della Palestina: “Non possiamo più tacere su Gaza”

Approvata la mozione che prevede l’esposizione della bandiera palestinese in municipio a Roma: “Non è più possibile tacere su Gaza”.
A cura di Beatrice Tominic
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Il municipio II dei Parioli con la bandiera di Gaza.
Il municipio II dei Parioli con la bandiera di Gaza.

Una bandiera della Palestina esposta in municipio. La decisione è stata presa ieri, giovedì 15 maggio 2025, votata dal consiglio di municipio. La mozione è stata presentata in aula ieri ed è stata votata con una maggioranza di voti favorevoli.

La bandiera della Palestina esposta nel II Municipio

La mozione è stata presentata dal Partito Democratico ed è stata sostenuta da tutte le forze  di maggioranza, alle quali si è aggiunto il gruppo di Azione. Assente il Movimento Cinque Stelle. Il documento, che vede quella di Federica Serratore come prima firma, è stato approvato con sedici voti favorevoli e quattro contrari.

"Un piccolo gesto, dal forte valore simbolico, per rompere il silenzio istituzionale che ancora impedisce alle democrazie europee di svolgere un ruolo concreto nella promozione della pace e nella tutela dei diritti umani nella striscia", è il commento della presidente del II Municipio Francesca Del Bello. "Si tratta di un gesto coraggioso, per dimostrare che non è più possibile tacere di fronte ai crimini sistematicamente perpetrati dal governo di Netanyahu contro i civili palestinesi e che speriamo possa essere d’impulso per tutte le altre amministrazioni di Roma e del Paese", ha poi concluso.

La reazione di Sinistra per Israele

A qualche ora dalla mozione approvata, non ha tardato ad arrivare la reazione di Sinistra per Israele. "La maggioranza del Consiglio del II Municipio ha oggi approvato una mozione urgente sul dramma di Gaza, gravemente faziosa e omissiva – ha fatto sapere Aurelio Mancuso Cupello – Questa mozione è figlia di questo tempo, dove prevalgono le polarizzazioni ideologiche invece che la volontà di dialogo e di comprensione della complessità dei drammi in atto", ha poi concluso.

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