A Roma in 150.000 in corteo contro il dl sicurezza: “Fermiamo il governo della paura”

È partito da piazza Vittorio Emanuele II verso piazzale Ostiense il corteo nazionale contro il dl sicurezza: manifestanti arrivati da tutta Italia e massima allerta.
A cura di Beatrice Tominic
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In 150.000 hanno sfilato fino piazzale Ostiense per il corteo nazionale contro il dl sicurezza partito da piazza Vittorio Emanuele II. Per partecipare alla protesta sono arrivati pullman carichi di manifestanti da tutta Italia. "Siamo in molte migliaia, in piazza contro il cosiddetto decreto sicurezza, che in realtà è il decreto della paura", dicono gli organizzatori dell'evento in corso per le vie della capitale in queste ore. Il corteo, a cui hanno aderito la Cgil, rappresentanti di Pd, Avs e M5s, associazioni per il diritto alla casa e studenti, è stato promosso dalla Rete no dl.

L'appuntamento era alle ore 14 in piazza Vittorio Emanuela II da dove è partito il lungo corteo di manifestanti con striscioni, cori e slogan, come mostra l'immagine di apertura dove si legge La libertà non si arresta o, ancora, Alziamo la testa contro lo Stato di paura, come recita lo striscione in testa al corteo.

Il corteo per le vie di Roma contro il dl sicurezza

Partiti da piazza Vittorio Emanuele II, l'arrivo è previsto in piazzale Ostiense. Partiti dalla Sapienza i movimenti studenteschi e del diritto all'abitare che sono confluiti nella manifestazione. Si tratta del secondo corteo sullo stesso tema nelle ultime due settimane: il primo, quello che si è tenuto il 26 maggio, si è concluso con tensioni e scontri fra manifestanti e polizia e in cui è rimasto ferito Luca Blasi, portavoce della Rete No Ddl Sicurezza e assessore al III municipio Montesacro. Un ingente schieramento delle forze dell'ordine è presente anche oggi durante il corteo.

"Contro un governo di fascisti, hasta la victoria", ha gridato la folla durante il percorso. Tante le bandiere della pace e palestinesi oltre a cartelli con scritte come "Manganelli fallimento di Stato".

Bandiera della Decima Mas esposta da un palazzo all’angolo tra via Merulana e via Labicana.
Bandiera della Decima Mas esposta da un palazzo all’angolo tra via Merulana e via Labicana.

Espongono una bandiera della Decima Mas lungo il percorso: la risposta del corteo

Nel corso della manifestazione, mentre il corteo stava attraversando via Labicana, da una finestra all'ultimo piano di un palazzo che si affaccia sulla strada è stata esposta una bandiera della Decima Mas. Il corteo ha prontamente risposto a quella che hanno definito una "provocazione" con cori e grida. Dal Siamo tutte antifasciste a Scemo, scemo. Secondo le agenzie, alcuni partecipanti avrebbero chiesto agli agenti di rimuovere la bandiera e identificare l'autore del gesto "così come è stato fatto nelle scorse settimane con le bandiere palestinesi".

Manifestanti pro Palestina: "Blocchiamo il giro d'Italia"

Sono circa 200 i manifestanti pro Palestina che, staccatisi dal corteo, hanno raggiunto Piazza Numa Pompilio con l'intenzione di porsi sul passaggio del Giro d'Italia che domani arriverà a Roma per l'ultima tappa. "Ci accampiamo qui tutta la notte – dicono gli appartenenti ai gruppi studenteschi di Osa e Cambiare Rotta, di Usb e dei movimenti per l'abitare e di Potere al Popolo – e fermiamo il Giro d'Italia".

Agenti identificano quaranta persone, la maggior parte composta da studenti

Poco prima dell'inizio della manifestazione, durante le fasi del concentramento dei manifestanti, secondo quanto riferito dalla Questura, gli agenti  hanno sottoposto a controlli e identificato un gruppo composto da una trentina di studenti. I giovani, per la maggior parte riconducibili a istituti superiori capitolini, si erano fermati in piazza Indipendenza. Sono stati trovati in possesso di fumogeni e indumenti di colore scuro. Una volta concluso il controllo, sono stati monitorati dagli agenti fino a piazza Vittorio. Identificato anche un altro gruppo composto da 10 persone che si trovava in via XX Settembre e che si stava avvicinando alla sede del Ministero dell'Economia e delle Finanze. Poi il gruppo è stato allontanato.

Manifestazione contro il dl sicurezza: AVS e PD in corteo

Nel frattempo non hanno tardato ad arrivare le reazioni da parte di esponenti della politica italiano sul dl sicurezza, molti dei quali presenti al corteo con le delegazioni di partito.

"Non si può equiparare chi viene denunciato con chi viene condannato. Questo è un decreto pericoloso, che nasce solo per propaganda. Non ho mai visto risolvere il problema della sicurezza con il carcere per i bambini come prevede questo decreto – ha dichiarato il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia presente con la delegazione Pd alla manifestazione in corso a Roma contro il Dl sicurezza – Con questo decreto chi si oppone e protesta diventa un delinquente, criminalizzando così qualsiasi forma di dissenso. Ci sono limitazioni del diritto di sciopero", ha poi concluso.

"Gli italiani si sentono insicuri quando il loro lavoro è precario e malpagato, quando il loro diritto all'abitare non è garantito, quando il diritto alla salute e all'istruzione vengono negati. Non hanno bisogno di un decreto paura come questo, che ha un unico obiettivo: reprimere il dissenso ed impedire la libertà di manifestazione", ha sottolineato Nicola Fratoianni, Alleanza Verdi e Sinistra, alla manifestazione.

Presenta anche Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde: "Questo decreto prende in giro gli italiani, il Governo vuole incarcerare la dissidenza e reprimere la crisi sociale: sono forti con i deboli e deboli con i forti. Questo è un modo liberticida di affrontare le difficoltà sociali", ha poi concluso.

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