Roma: botte ai bimbi dell’asilo, arrestate due maestre

Gli agenti della polizia del commissariato San Basilio hanno eseguito questa mattina due ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari emesse dal tribunale di Roma nei confronti di due maestre d'asilo accusate di maltrattamenti e abusi sui minori a loro affidati. La misura cautelare per le due insegnanti è scattata dopo una serie di indagini coordinate dalla Procura capitolina a seguito di alcune denunce che hanno portato alla luce diversi episodi di maltrattamenti e percosse ai bambini di una scuola per l'infanzia di Roma in cui le due indagate sono maestra e coordinatrice. Sarebbero diversi i comportamenti violenti e denigratori accertati dalla polizia nei confronti dei bimbi dell'asilo, tutti di età compresa tra i quattro e cinque anni. In un caso uno dei piccoli colpevole di essersi fatto la pipì nei pantaloni sarebbe stato costretto sotto minaccia della maestra ad inginocchiarsi e ad asciugarla con un fazzoletto di carta.
"Non avevamo mai avuto avvisaglie di questo tipo dai nostri bambini" hanno commentato alcuni genitori increduli che ora stanno ovviamente pensando di abbandonare la struttura e trasferire i loro figli in un altro asilo. Secondo indiscrezioni invece pare che le segnalazioni alle forze dell'ordine siano arrivate proprio da persone che frequentavano l'ambiente scolastico come alcune maestre che chiedendo spiegazioni alla direttrice sui comportamenti dell'insegnante arrestata avevano trovato un muro. Diversi genitori della scuola materna nel quartiere popolare Tiburtino oggi si sono radunati davanti all'istituto per chiedere spiegazioni. "Vogliamo sapere la verità, siamo increduli, vogliamo vedere i video registrati dalla polizia in aula e capire che cosa succede in questa scuola. Noi non ne sapevamo nulla" hanno spiegato alcuni di loro mentre le altre maestre hanno assicurato: "Stiamo continuando la didattica e le attività per i bimbi, affinché siano tutelati da tutto questo trambusto".
"I miei metodi funzionano" diceva la maestra arrestata per i maltrattamenti a chi le contestava l’uso della violenza ai danni degli alunni. E’ quanto emerge dall’ordinanza di custodia cautelare di circa 30 pagine firmata dal gip di Roma, Elvira Tamburelli, lo stesso giudice per le indagini preliminari del caso della scuola Olga Rovere di Rignano Flaminio. L'insegnate, una 57enne madre di due figli, secondo gli inquirenti invece non solo aveva instaurato un clima di terrore accanendosi contro i bimbi che disobbedivano, ma avrebbe usato i più grandicelli come sorveglianti contro i piccoli incitandoli alla violenza e alla denigrazione nei confronti degli altri.