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Renzi: “Stiamo facendo una rivoluzione. Escludo altre manovre”

Dopo l’ok in commissione al ddl sulle riforme costituzionali e il via libera in Cdm alle riforme del Terzo Settore, P.A. e cooperazione internazionale, arrivano le parole del Premier: “Giornata straordinaria per le riforme. Prossima settimana incontro il M5S”.
A cura di Biagio Chiariello
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“È una giornata di straordinaria importanza per il paese, il processo di riforme strutturali avviato sta producendo tappe con un ritmo giusto. Non facciamo le corse, approviamo le tappe in tempi regolari, dopo anni di ralenti andiamo a velocità normale”. E’ un Renzi raggiante quello che in conferenza stampa a Palazzo Chigi annuncia l’ok della commissione alla riforma del Senato. “Mi piacerebbe discutere nel merito delle riforme perché quando sento parlare di gestione autoritaria un sorriso mi si stampa sul volto tanta è l’assurdità di questa accusa”. E ancora: “Non ho paura del voto dell’Aula perché se al Senato ci sarà qualcuno che vuole frenare comprensibilmente è perché magari non ricorda neanche il recente passato”.

Ddl sulla PA? "Rivoluzione copernicana"

L’altro punto del giorno era licenziare il ddl sulla Pa. A tal proposito, il premier ha spiegato che "alla fine del percorso di riforme, al termine dei mille giorni, il rapporto tra cittadini e Pubblica amministrazione sarà rovesciato. La Pa metterà online tutti i tipi di certificati o li invierà a casa entro 48 ore. È una rivoluzione copernicana. La Pa va a casa del cittadino e viceversa".

Non ci saranno manovre

“Escludo la manovra”. Ha poi detto Matteo Renzi alla luce dei dati dell'Istat, aggiungendo di non “andare ogni giorno a caccia di dati” e che a fronte di dati negativi ci sono dati positivi. E quindi afferma di essere “certo che se l'Italia fa le cose che deve fare, può essere il locomotore che porta non solo l'Italia, ma l'Europa fuori dalla crisi. Se approva il pacchetto di riforme, l'Italia può farcela. La mia scommessa è questa”.

Renzi su leggi da discliplinare

Renzi ha aggiunto che "da un'analisi dettagliata ci sono 752 leggi da disciplinare: 286 di Monti, 304 di Letta e 162 nostre. Sui decreti attuativi si è deciso che ad inizio di ogni cdm il ministro dell'attuazione del programma individuerà nome e cognome del ministro responsabile. E' inutile fare leggi se non si applicano, è allucinante". "Non abbiamo paura di dimezzare il monte ore dei permessi sindacali – ha continuato -. Stiamo attuando un percorso di riforme così radicale e significativo al Senato che figuriamoci se abbiamo paura. Se non hanno il 50% dei permessi in meno nessuno soffrirà. Nessuno vuole punire sindacati".

Prossima settimana incontro col M5S

"La settimana prossima vorrei incontrare di nuovo i 5 Stelle, se saranno contenti di incontrarci". dice il premier, che sottolinea: la loro lettera di risposta al Pd sulla legge elettorale "dice che sulla stragrande maggioranza dei punti siamo d'accordo".

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