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Quello che Salvatore Parolisi diceva quando non era indagato: Non ho ucciso io Melania, forse l’hanno stuprata

Oggi il tribunale del Riesame dovrà decidere sulla scarcerazione o meno di Salvatore Parolisi, accusato di aver ucciso sula moglie Melania Rea. Finora il caporal maggiore è rimasto chiuso nel silenzio, senza dare spiegazioni sulle incongruenze di quel 18 aprile. Ecco cosa diceva l’uomo al magistrato che lo interrogò nelle prime fasi dell’indagine.
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marito melania rea

In queste ore c'è grande attesa a L'Aquila, dove ha sede il Tribunale del Riesame che deciderà sulle sorti di Salvatore Parolisi, il caporal maggiore dell'esercito accusato di aver ucciso sua moglie Melania Rea. Durante l'udienza di ieri dinanzi ai giudici aquilani, Parolisi ha ribadito la sua innocenza e la sua estraneità ai fatti per i quali viene accusato. Nella memoria difensiva depositata dai legali Biscotti e Gentile ritorna spesso la convinzione che Parolisi fosse stato "giudicato" colpevole dagli inquirenti quando non era ancora indagato. Secondo gli avvocati del marito di Melania Rea, infatti, le indagini hanno percorso un'unica strada, quella della colpevolezza del caporal maggiore, tralasciandone altre.

Sarebbe proprio questo, a loro dire, il  motivo del silenzio di Parolisi. Un silenzio alternato alle bugie che, però, comincia sin dalle prime settimane, quando ancora il caso Rea era nelle mani della procura di Ascoli Piceno. Di seguito riportiamo alcuni stralci delle domande apparse su Repubblica.it alcuni giorni fa, che il magistrato Monti e il maresciallo Abruzzese hanno posto al caporal maggiore .

Gli ultimi attimi di vita di Melania Rea, secondo Monti, non sarebbero andati come detto in precedenza da Parolisi, vediamo il perché:

Quel giorno lì io ti dico, il giorno che lei va a fare la pipì e fa questo percorso qua no, io ti dico se questa c'aveva la vescica vuota non poteva andare a fare la pipì, perché se la vescica è vuota che vado a fare la pipì, allora ti può venire in mente che ti abbia mentito lei e doveva andare a vedere qualcuno… qualcuna… aveva visto qualcuno… poteva far qualcosa… cioè ti può venire un'idea di questo… cioè tu… come marito io mi ti immagino che stai sempre a pensare a chi ha ammazzato tua moglie, no che stai sempre a pensare a come tenere nascosta la relazione con la mia amante… io questo mi immagino

Monti poi riferisce a Parolisi del ritrovamento del cadavere di Melania con le mutandine e i collant abbassati.  Il caporal maggiore azzarda che la donna potrebbe aver subito un tentativo di violenza sesssuale: "forse hanno tentato di stuprarla" commenta.

Poi si passa alla tecnica con cui Melania è stata uccisa, ma  Salvatore Parolisi sembra cadere dalle nuvole, ecco lo scambio di battute sull'argomento:

Monti: "io da te vorrei un contributo, che tua moglie è stata uccisa con una tecnica militare, da assalto alla sentinella… (lunga pausa)… tu la conosci meglio di me com'è la tecnica militare di assalto alla sentinella, no? Non te la devo spiegare, ci stanno sui manualetti… che si legge…"

Parolisi: "(Lunga pausa) … cioè in che senso questo?"

Monti: "E' una tecnica con coltellate da dietro, all'improvviso, cioè una tecnica simile, adesso non è che dico assolutamente militare, ma una tecnica militare diciamo, sembra dal modo in cui è stata uccisa, io per questo vorrei da te i contributi, non perché ti preoccupi di lei…"

Sulla giovane amante del caporal maggiore Monti torna spesso durante il faccia a faccia con Parolisi. Monti sottolinea spesso come l'uomo sia più preoccupato che la sua relazione extraconiugale  non esca allo scoperto piuttosto che della morte di sua moglie.

Monti: "il 17 (aprile) ti senti con l'altra…lei ti aspetta giù, tu le dici questa cosa… che dovevate addirittura separarvi. Il 19 la richiami quando ancora tua moglie non si sapeva se era viva o se era morta per dirle di togliersi da Fcebook e gli dici pure che forse tua moglie si è allontanata perché temeva la separazione, come cazzo facciamo a credere a queste cose Salvatò?"

Parolisi:… (Lunga Pausa)… "Pensi se mi ero preparato tutte queste cose qua (piagnucola) … quello che voglio dire a lei, gli vado… il 17 la chiamavo… il 19 la chiamavo, facevo… cioè non cancellavo io tutto su facebook, c'era bisogno che lo facessi fare a lei".

E ancora…

Monti: "Su questa telefonata con l'altra donna del 19… cioè… Salvatò parliamoci chiaro … a me pare… è morta tua moglie, uccisa in quel modo… decine di coltellate, pare quasi che tu ti preoccupi di più di tutelare la tua relazione con lei che di darci un contributo per capire tua moglie come è stata ammazzata".

Parolisi:"Non è vero"

Infine il magistrato chiede a Parolisi se ha qualcosa da aggiungere, dopo che l'uomo ha dichiarato di non essere lui l'omicida di sua moglie:

Monti: " Tu dovresti essere il primo a rivelarci… a metterti davanti a noi come una trasparenza, no che ci nascondi il telefonino di lei e la storia della milanese, della  siciliana…quindi mi sono stufato, se c'hai qualche altra cosa da dire dillo adesso, poi  chiudiamo il verbale…"
Parolisi: "Io non devo dire niente".

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