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Puglia, bimbo diabetico rifiutato dalla scuola. “In classe solo se c’è anche la mamma”

Il bambino non è potuto andare a scuola per quasi un mese. Solo due giorni fa ha potuto ricominciare a seguire le lezioni, e solo a condizione che la madre sia sempre al suo fianco.
A cura di Davide Falcioni
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Per quasi un mese un bambino di 9 anni è stato "rifiutato" dalla scuola elementare che frequentava perché malato di diabete: solo due giorni fa, martedì 8 maggio, è stato ammesso in classe ma a una condizione decisamente particolare, cioè che ad assisterlo ci sia la madre. Ed è stata proprio la donna a denunciare il caso, sporgendo formalmente una denuncia nei confronti della scuola, un  istituto comprensivo salentino la cui dirigente – in seguito all'esplosione della vicenda anche sui giornali – ha risposto di non aver "mai negato l’accesso all’alunno. Non eravamo preparati a gestire eventuali emergenze e abbiamo chiesto tempo".

La vicenda ha avuto inizio il 9 aprile scorso e solo l’8 maggio il bambino ha ricominciato a seguire le lezioni, ma a condizione che la madre resti tutto il giorno insieme a lui per monitorarne l'andamento glicemico. A sostegno della famiglia si sono attivati nei giorni scorsi il sindaco della città, l’APDS Onlus di Lecce (Associazione Pediatrica Diabetici del Salento), servizi sociali, Asl ed è stato informato l’Ufficio Scolastico Regionale.

Il giovanissimo studente è figlio di una coppia di origini marocchine e aveva iniziato regolarmente la terza elementare a settembre. Come se non bastasse, i genitori hanno anche un altro figlio più piccolo e autistico, che frequenta la stessa scuola. Lo scorso al bambino è stato diagnosticato diabete di tipo 1, e dopo essere stato ricoverato in ospedale e tenuto sotto osservazione per qualche giorno è tornato a casa il 17 aprile e a scuola il 23. La dirigente scolastica, tuttavia, si è rifiutata di farlo partecipare alle lezioni per via della patologia.

Sempre la dirigente scolastica ha motivato la sue decisione spiegando che la scuola sarebbe stata in grado di prendersi cura del bambino in caso di una crisi o di una emergenza sanitaria: una presa di posizione che  in più casi ha mandato su tutte le furie la mamma del bambino, arrivata ad aggredire una maestra e poi a denunciare l'intera questione alla magistratura.

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