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Primarie del centrosinistra: si vota il 25 novembre e si pagano 2 euro

Eventuale ballottaggio il 2 dicembre. Potranno votare tutti i cittadini, compresi gli immigrati regolarizzati. Per farlo sarà comunque necessario iscriversi ad un albo e pagare (minimo) 2 euro. Bersani spiega perché: “Questa iniziativa costa e noi non abbiamo più soldi”.
A cura di Biagio Chiariello
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Primarie del PD: si terranno il 25 novembre e per votare si pagherà 2 euro

Dopo settimane di discussioni, il Pd ha finalmente partorito il "manifesto" delle primarie del centrosinistra, con tutte le regole. Confermato il doppio turno e l'obbligo di registrazione, con la facoltà di votare al secondo turno senza aver votato al primo. Si voterà domenica 25 novembre. Se nessuno dei candidati otterrà il 50% più uno dei voti, il 2 dicembre si andrà al ballottaggio tra i due che hanno ottenuto il maggior numero di preferenze. Secondo il regolamento firmato da Pd, Sel e Psi e annunciato questa mattina, a Prato, da Stefano Fassina, responsabile economico del Partito Democratico, potranno votare tutti i cittadini, compresi gli immigrati in possesso di carta di identità e regolare permesso di soggiorno. «Sono regole di buon senso che consentono amplissima partecipazione e che – spiega Fassina – minimizzano i rischi di presenze improprie che potrebbero far degenerare l’appuntamento». Confermata l'iscrizione ad un albo con sottoscrizione di un appello pubblico e pagamento (minimo) di 2 euro. «Questo albo rappresenta -si legge nel documento di regole- un essenziale strumento di consultazione e di partecipazione delle elettrici e degli elettori alla campagna elettorale».

Chi vorrà votare alle primarie del centrosinistra dovrà ritirare un certificato di "elettore del centrosinistra per l'Italia bene comune". Questa registrazione dovrà avvenire con procedure distinte dalle operazioni e dall'esercizio del voto. Gli iscritti all'albo costituiranno la base elettorale delle primarie e avranno automaticamente diritto di voto all'eventuale secondo turno»

«I soldi non li abbiamo più, li abbiamo dimezzati». Così, il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, alla cerimonia di presentazione della Carta d'intenti della coalizione con Vendola e Nencini., risponde ad un partecipante alla manifestazione che lo aveva interrotto, gridando: «i soldi dei partiti sono sempre troppi…» Dunque, 2 euro sono troppi per votare? Non secondo Bersani che spiega che «questa iniziativa costa e per farla servono tanti soldi». I soldi richiesti ai cittadini che vorranno votare alle primarie «non bastano a reggere i costi e quindi chiediamo a chi ha di più, di dare di più». Il fatto è che le risorse in questo momento a disposizione «non bastano a coprire tutti i costi dell'organizzazione. Noi stiamo mettendo in piedi un percorso inedito in Italia e in Europa, non c'è mai stata una iniziativa di questa dimensione. Per farla servono tanti soldi» chiarire Bersani.

«Noi vogliamo andare oltre Monti. Proporre rigore ma contro i furbi. Il rigore a cui mi ispiro io si basa su uguaglianza e solidarietà». Lo dice Nichi Vendola al termine della presentazione della carta di intenti. Sulla mancanza di riferimenti a Monti nel manifesto, si è espresso anche Fassina: «L’Italia come tutte le democrazie ha bisogno di un governo politico il cui premier viene scelto dal cittadino». Nel regolamento si parla anche di «rispetto di tutti gli impegni europei e internazionali e scelta di decidere a maggioranza sulle controversie. Qui siamo – ha concluso – molto lontani dagli scenari che abbiamo già visto, rovinosi per il Paese». Nella carta degli intenti, spazio anche il riconoscimento giuridico delle coppie gay «Daremo sostanza normativa al principio riconosciuto dalla Corte costituzionale, per il quale una coppia omosessuale ha diritto a vivere la propria unione ottenendone il riconoscimento giuridico».

Nel frattempo, Matteo Renzi sul suo Facebook manda una mezza frecciata agli ideatori del regolamento delle primarie del centrosinistra:

Qualsiasi regola uno possa inventare, non si ferma il vento con le mani. Non so come finiranno le primarie. Fatemi dire però, proprio allo scadere del primo mese di campagna elettorale, che le persone che stanno tornando ad avvicinarsi alla politica sono tantissime. E se io fossi un dirigente del Pd sarei contento, non avrei paura di questa partecipazione".

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