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Premio Ubu, vincono “Overload”, Mimmo Borrelli, Ermanna Montari. Premio alla carriera a Enzo Moscato

A Milano la 41esima edizione del Premio Ubu che ha consegnato i suoi riconoscimenti. Da quello alla carriera a Enzo Moscato, fino alla miglior attrice del 2019, Ermanna Montanari. Passando per i successi di Mimmo Borrelli e della sua “La cupa”. Miglior spettacolo “Overload” della compagnia fiorentina Sotterraneo.
A cura di Redazione Cultura
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Enzo Moscato alla premiazione Ubu. @Casa del Contemporaneo
Enzo Moscato alla premiazione Ubu. @Casa del Contemporaneo

Un teatro vivo, nonostante tutto. Tocca come ogni anno al Premio Ubu raccontarci una storia diversa sulle sorti del teatro italiano perennemente proposto come moribondo. E invece no, ieri sera al Piccolo Teatro Studio Melato di Milano la quarantunesima edizione del Premio promosso dall’Associazione Ubu per Franco Quadri ha sancito i suoi verdetti mettendo in scena una diversa versione dei fatti.

Miglior spettacolo dell’anno è "Overload" della compagnia fiorentina Sotterraneo, per la danza il riconoscimento va a "Euforia" della coreografa romana Silvia Rampelli. Premio alla carriera all’attore napoletano Enzo Moscato, ancora Napoli alla miglior regia per Mimmo Borrelli con "La cupa", che che trionfa anche per il miglior testo italiano, benché scritto in una barbarica neolingua dialettale. È ormai una consolidata presenza tra i vincitori Ermanna Montanari, che si aggiudica il quarto Ubu della sua carriera come miglior attrice.

Siccome a vincere, durante la premiazione degli Ubu, è il teatro in genere e non il singolo spettacolo, diversi gli ex aequo che hanno caratterizzato la serata.Le gioie divise (e condivise) quest’anno vanno ad Andrea Cosentino per "Telemomò", Gianni Manzella per il suo libro "La possibilità della gioia. Pippo Delbono", che ricostruisce la vicenda artistica e umana di uno dei protagonisti della scena contemporanea, al Teatro dell’Acquario-Centro Rat di Cosenza e ad Antonio Viganò e all'Accademia Arte della diversità. In ultimo, il Premio Franco Quadri, va alla coreografa Bouchra Ouizguen.

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