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Genova. Ponte Morandi, tracce di amianto nel pilone 8: sospeso l’abbattimento

Sospeso dalla Commissione esplosivi l’abbattimento in programma per sabato. Bisogna prima perfezionare le analisi sulla presenza della sostanza nella struttura. Ci sono nuovi indagati per la strage del 14 agosto a Genova. Le accuse sono di omicidio colposo e stradale, disastro e attentato alla sicurezza dei trasporti.
A cura di Biagio Chiariello
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Tracce di amianto sono state rinvenute nel ponte Morandi: una scoperta che comporta lo stop all’abbattimento. L’annuncio è stato dato dalla Commissione esplosivi, che ha quindi sospeso la demolizione della pila del viadotto sul Polcevera prevista per sabato tramite esplosione controllata.

“Siamo in stand by – ha detto Danilo Coppe, titolare della Siag, la ditta di esplosivistica civile cui è demandato il compito di distruggere le parti del ponte che non si devono smontare -. Devono essere perfezionate le analisi” sulla presenza di amianto nella struttura. In alcuni campioni prelevati dalla pila 8 dell’ex viadotto Morandi “ci sono tracce di amianto. Si tratta di quantità minime rilevate grazie a alcune indagini ‘spinte’ che al momento non hanno eguali come livello di approfondimento”, ha spiegato Gabriele Mercurio, ingegnere di polizia mineraria e membro della Commissione esplosivi riunita giovedì mattina in prefettura a Genova. “Adesso – ha detto ancora Mercurio – attendiamo che sia valutata sotto il profilo sanitario e ambientale la compatibilità di utilizzo degli esplosivi rispetto alla presenza di amianto”.

“Tracce di amianto sono state trovate e quindi è necessario fare una valutazione fondata scientificamente per valutare se l’esplosione possa determinare o meno problematiche di natura sanitaria o ambientale – ha ricordato Merlino -. Tutte le valutazioni di questo tipo prendono in esame la possibilità non solo dell’utilizzo dell’esplosivo ma anche di altre tecniche”.

Intanto emergono nuovi indagati nell'inchiesta sul crollo del ponte di Genova, avvenuto il 14 agosto. La guardia di finanza ha notificato gli avvisi di garanzia ad oltre 30 persone che lavorano al ministero delle Infrastrutture e in Spea Engineering e Autostrade per l'Italia. Le persone indagate (alcune delle quali accusate anche di falso), secondo gli inquirenti avevano tutte una posizione di garanzia per quanto riguarda le manutenzioni e i controlli. Le accuse sono di omicidio colposo e stradale, disastro e attentato alla sicurezza dei trasporti.

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